venerdì 13 dicembre 2024

Le luci di Natale


 

La luce ha un doppio significato: fisico e psicologico. Il punto di vista fisico è facile da focalizzare in quanto rientra tra le nozioni scolastiche. Sappiamo che per la fisica moderna sono onde elettromagnetiche e secondo la meccanica quantistica, possiede anche proprietà tipiche delle particelle, risultando composta da corpuscoli (quanti) chiamate fotoni che si muovono ad una forsennata velocità di circa 300.000 km/sec.

Tutto non avrebbe nessuna connessione con il sistema umano se non fosse per gli effetti che la luce produce sul corpo, sulla mente, sul sentimento umano.

Sul fronte del benessere, infatti, l’esposizione alla luce solare aiuta l’organismo a produrre maggiori quantità di vitamina D, risorsa chiave per combattere ansia, depressione, diabete e dolore cronico, migliora i ritmi circadiani e la qualità del sonno, aiutando a concentrarsi meglio, consente di essere più produttivi e rende persino più felici.  L’esposizione alla luce provoca una riduzione della pressione sanguigna, con minori rischi di soffrire di patologie cardio-circolatorie, dello stress e dell’ansia, combattendo anche il disturbo affettivo stagionale (SAD) che durante l’inverno provoca crisi depressive particolarmente evidenti negli abitanti dei paesi nordici, con un incremento diretto nel tasso di suicidi.

Per quanto riguarda l'aspetto psicologico, siamo nel periodo natalizio e ognuno di noi sperimenta quella sottile forma di piacere e serenità davanti ad un albero di Natale illuminato. Ci preoccupiamo per tempo di prepararlo insieme al classico presepe. Quelle luci che corrono e lampeggiano, passeggiando sui rami dell’abete o attraversando la grotta della sacra famiglia, sono indispensabili per creare il clima natalizio. Si cerca di illuminare finestre e balconi per portare fuori casa il sentimento che durante tutto l’anno lo teniamo intimo, mentre a Natale vogliamo che tutti sappiano di voler essere buoni e felici.

Gli effetti dell’illuminazione non si esauriscono certo qui e arrivano a influenzare direttamente anche l’ambito economico e produttivo, a tutto vantaggio delle imprese. La luce, infatti, influisce direttamente sulle vendite delle grandi catene di negozi, incrementandole fino al 40% rispetto a quei negozi poco o per nulla esposti alla luce, senza trascurare il miglioramento le prestazioni dei lavoranti che possono arrivare fino al 15%.

Le nostre città si abbelliscono di luci variopinte; disegnano figure e simboli fiabeschi. Si crea un piccolo mondo d’amore ideale per i bambini. Per gli adulti è soltanto una utopia a tempo determinato in cui si ha licenza di mostrarsi più umani del solito. Infatti, gli abbracci e i sorrisi sono diffusi mentre appaiano comicamente goffi per coloro che per tutto l’anno indossano l’abito dell’indifferenza.

Spesso resto incantato nel fissare lo sguardo sulle luminarie. Il pensiero si apre al mondo che si vorrebbe. Evidentemente quelle luci che entrano dagli occhi, proseguono il loro viaggio verso il cuore e lo illuminano di speranza (o forse di illusione), che l’amore non sia soltanto una promessa di essere nel futuro, ma che diventi la realtà di tutti i giorni.  

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