venerdì 26 aprile 2024

L'intensità de momento


I sentimenti si alimentano di messaggi che utilizzano un canale molto particolare. Nessun cavo elettrico, nessun onda elettromagnetica e nemmeno i raggi luminosi possono attraversare questi sentieri nascosti. Si tratta di un mezzo trasmissivo ancora da scoprire, ma stupendamente bello!

Se volessi, in ogni modo, riferirmi a qualcosa di già esistente, mi sarebbe facile richiamare il principio dell'induzione elettromagnetica.
A coloro per i quali la fisica non è una materia appassionante, mi permetto di ricordare questo fenomeno.
Immaginate due fili elettrici che si stendono paralleli tra due punti. Supponete l’esistenza di una corrente elettrica variabile che corre nel primo filo. Intorno a questo, riscontreremo un campo magnetico che magicamente fa nascere una corrente anche nell'altro filo.
La corrente appena nata, genera anch'essa un campo magnetico che si pone l'obiettivo di annientare la corrente già presente nel primo filo e responsabile della sua nascita. 
Non è meraviglioso?
Ci troviamo di fronte ad una reazione che nasce per combattere chi ha consentito di generarla!
Sembrerebbe che il mondo ami la quiete assoluta!
Ma non può essere così, altrimenti non avrebbe senso il mondo nel suo complesso.
Io sono convinto che la meraviglia dell'esistere stia proprio nell’interazione.  La vita si compie nel tempo in cui si consuma, attraverso l'azione e la reazione, culminanti nell'intensità dell'istante.
I residui poveri dell’essenza umana si rivelano nei fenomeni inquadrati nelle scienze. 
Il processo di razionalizzazione delle osservazioni sperimentali, impone un’automatica limitazione all’interpretazione, legata questa, a quanto sia possibile ai nostri strumenti di analisi. 
L’affidabilità del sistema di elaborazione dipende fortemente dalle caratteristiche fisiche e psicologhe degli attori. 
Questo conduce inevitabilmente a dichiarare la conoscenza parziale o transitoria e la scienza, di conseguenza, diventa lo “stato” dell’arte in corso. 
Il modello mentale a cui una generazione umana può far riferimento è sicuramente condizionato dal contesto storico e relativamente dal processo di sviluppo delle ideologie.
Tutto ciò rende possibile che continuino a esserci nuove scoperte scientifiche e che le verità procedano per raffinamento, per passi successivi.
La relatività delle verità fa in modo che nessuno abbia certezze e ciò costituisce il richiamo alla vita come l’intensità nel momento, dilatato nei cento anni di presenza biologica su questa terra.  
 

Chi comanda? Pancia o Cervello?

 

La chiave di stress, ansia e tensione è nella pancia. Qui, infatti, si trova un vero e proprio secondo cervello, con importanti funzioni che si riflettono sull’intero organismo che regola le emozioni, i ricordi e il piacere. A lungo l’intestino e’ stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. La verità è che la nutrizione influenza il nostro pensiero e la nostra mente inconscia in una proporzione addirittura del 90%! Oltre a mostrare un collegamento diretto con lo sviluppo di quasi tutte le malattie.
“Sappiamo che, per quanto il concetto possa apparire inadeguato, il sistema gastroenterico è dotato di un cervello. Lo sgradevole intestino è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità “emozionale” superiore. È il solo organo a contenere un sistema nervoso intrinseco in grado di mediare i riflessi in completa assenza di input dal cervello o dal midollo spinale.”

Basi scientifiche

Lo afferma Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University autore del best seller “Il Secondo Cervello”  “Basti pensare che l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l’intestino è la sede di un secondo cervello vero e proprio. E non a caso le cellule dell’intestino – spiega l’esperto americano ‐ producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere”

La fonte della felicità

“Nella pancia troviamo infatti tessuto neuronale autonomo. E non a caso le cellule dell’intestino – aggiunge Gershon – producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere. L’intestino rilascia serotonina in seguito a stimoli esterni, come immissione di cibo, ma anche suoni o colori. E a input interni: emozioni e abitudini.” Studi su cavie geneticamente modificate, ma anche in vitro, ‘hanno dimostrato l’esistenza di un asse pancia-testa. Per Gershon e’ la prima a dominare, almeno in certi campi.

giovedì 25 aprile 2024

La rabbia


La rabbia è una forma di protesta condotta dalle emozioni, è il sintomo della sofferenza dell'anima. L'anima  si turba gravemente e tenta di mostrarsi attraverso i canali espressivi del corpo.
Nella rabbia tutto il corpo è coinvolto. La voce sceglie gli antipodi per risuonare: tra il cupo silenzio e l'urlo intimidatorio. Gli occhi mostrano ferocia, organizzando lo sguardo: teso, puntato, preciso ed insistente. Le orecchie fanno da antenna, pronte a fornire dati ad un cervello che ha sgretolato la razionalità.
La pressione sanguigna sale; il cuore è frustato a battere più velocemente; i polmoni si gonfiano a maggiori volumi;  i nervi perdono la sincronizzazione, innescando tremori;  la pelle si ritira a formare grugni.
Si completano tutti i preparativi di minaccia, segnalando l'imminente attacco.
L'attacco fisico potrebbe non concretizzarsi, resta, comunque, l'obbligo del completamento dei preparativi.
Nel momento della celebrazione, la rabbia esalta il passato, piega il presente e sgretola il futuro.
Le forme espressive di rabbia sono contaminate dalla statura morale e dall'ambiente sociale dell'individuo. 
L'esperienza della rabbia acceca la ragione e consegna all'istinto la necessità d'essere.
La rabbia ha bisogno del gruppo o di rapportarsi a qualcuno per potersi sviluppare ed emergere allo stato palese e violento.
Come un violento temporale, anche la rabbia passa. La quiete dopo la tempesta consente di guardare nuovamente alla realtà, lasciando il tempo per contare le vittime e valutare i danni subiti.
Con l'apparire dell'arcobaleno, nasce la promessa di migliorarsi, di essere più saggi e di mantenere la calma in futuro.
Si sa ... ... le promesse sono difficili da mantenere!
   

mercoledì 24 aprile 2024

Il senso umano nelle relazioni

 

Il senso umano nelle relazioni è fondamentale per costruire legami significativi, empatici e rispettosi con gli altri. Si tratta di una combinazione di qualità e comportamenti che favoriscono la comprensione reciproca, la gentilezza, l'empatia e il sostegno nelle interazioni umane. Ecco alcuni aspetti chiave del senso umano nelle relazioni:

- Empatia: Essere empatici significa essere in grado di comprendere e condividere i sentimenti e le prospettive degli altri. La capacità di mettersi nei panni degli altri favorisce la solidarietà, la compassione e il supporto reciproco nelle relazioni.

- Ascolto attivo: Il ascolto attivo è un elemento cruciale del senso umano nelle relazioni. Implica dare piena attenzione alla persona che sta parlando, mostrando interesse genuino per ciò che dice e rispondendo in modo empatico e rispettoso.

- Gentilezza: La gentilezza è un pilastro delle relazioni umane sane. Comportarsi con gentilezza significa essere premurosi, cortesi e rispettosi verso gli altri, manifestando un atteggiamento positivo e disponibile nelle interazioni quotidiane.

- Sostenibilità: Le relazioni umane basate sul senso umano sono sostenibili nel tempo poiché si fondano su fiducia reciproca, rispetto e impegno reciproco. Queste relazioni sono caratterizzate da una comunicazione aperta e onesta, dalla condivisione di valori e obiettivi comuni, e dalla volontà di superare le difficoltà insieme.

- Autenticità: Essere autentici significa essere veri e sinceri nelle relazioni, mostrando se stessi senza maschere o falsità. L'autenticità favorisce la fiducia reciproca e consente alle persone di stabilire legami genuini e profondi con gli altri.

- Rispetto reciproco: Il rispetto reciproco è essenziale per costruire relazioni sane e armoniose. Significa trattare gli altri con dignità, considerazione e cortesia, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali.

- Comprensione e tolleranza: Nel contesto delle relazioni umane, è importante essere comprensivi e tolleranti nei confronti delle differenze culturali, ideologiche e personali degli altri. La capacità di accettare e rispettare la diversità favorisce la coesione sociale e la convivenza pacifica.

In sintesi, il senso umano nelle relazioni è fondamentale per creare legami profondi, autentici e soddisfacenti con gli altri. Si basa sull'empatia, la gentilezza, il rispetto reciproco e la comprensione, promuovendo relazioni sane, durature e significative.

 

Scrutare il futuro

 

Scrutare il Futuro: 
Guardare a una telecamera a circuito chiuso e cercare di indovinare i movimenti che stai per fare!

Da bambino non sai che c’è un futuro. 
La vita è tutto un gioco e il mondo è il parco dei divertimenti.

Da giovane devi costruire il futuro. 
Devi imparare, studiare. 
Il mondo è pieno d’impegni ed esami.

Da adulto non sai che ti riserva il futuro.
Devi lavorare e hai poco tempo da dedicarti.

Da uomo maturo, con uno sguardo al passato, fai tesoro del presente poiché il futuro non è molto futuro.

Da anziano, il futuro coincide con il presente.....
 con qualche amara sorpresa.

martedì 23 aprile 2024

Al cancello dell'umana ragione


Correre avanti con lo sguardo puntato indietro, è rendersi conto del traguardo vicino.
Una destinazione felice solo nella fede cieca o nella speranza clemente di una umanità non figlia del caso.
La corsa è affannosa e consapevole, poco importa se le parole non cadono nel cesto del senso di chi corre con noi.
Come miseri poveracci che cercano tra i rifiuti ciò che altri, senza pensiero, buttano via, così, nell'attimo della riflessione, cerchiamo qualche certezza o qualche motivo per ubriacarci con l'immortalità della nostra essenza.
Gli attimi di vita non sempre sono generosi con la non razionalità. 
Fermo al cancello dell'umana ragione e sostenuto dalla follia delle debolezze, l'appuntamento con i propri perché, trova, senza conforto, un dialogo interiore oscurato dalle paure ancestrali. 

lunedì 22 aprile 2024

Oscurità dell'anima


Il diverso e la separazione sono due invenzioni umane. Il peccato originale, simbolicamente il morso alla mela, rappresenta l'atto che ha ufficializzato il concetto della divisione come realtà della natura umana (il pezzo di mela staccato con il morso).  

Solo dividendo e separando, è possibile contare. Imparando a contare introduciamo il tempo.

Nasce il concetto del "prima" e del "dopo"; nascono le limitazioni e il discreto. Il concetto di "eterno", impossibile da dividere, fa compagnia a quello di "infinito".

L'uomo cuce il suo vestito nella sfera dell'essere.

Se ammettiamo che con la separazione nulla si aggiunge e nulla si crea di diverso, dovremmo ammettere che tutti gli uomini sono uguali e ognuno non è diverso o separato dalla natura nel suo complesso.

 Saremmo un grande polmone che respira e che si espande "adimensionalmente".

L'assurdo di Russell si rivelerebbe verità. Egli, scherzando, diceva che se ammetti che 2=1, allora io sono il papa.
Lo dimostrava constatando che lui e il papa sono due persone "separate" e quindi per la logica tradizionale, ammettendo l'uguaglianza, si deve ammettere la coincidenza delle due persone diverse.
Forse, in futuro, smontando il paradigma ufficiale della razionalità tradizionale, avremo la conferma di un universo unico e pieno d'amore.
 

domenica 21 aprile 2024

Un dono per te


Non fu pioggia cadente per l'aria allegra 
a rintristire un cuor appeso.
Il buio calante non aiutò l'umor triste.

Suoni lontani,
cadenze di presagi,
annunciano la furia del tempo senza viso.

Mesto,
curve le spalle,
abbandono il mio corpo.

Indomito, salgo tra le stelle,
lascio la luce alle mie spalle.

Cerco il padrone dei mondi.
Devo consegnargli il tuo messaggio.
 
Contiene delicata dolcezza, 
tanta innocenza,
infinito amore.

Protetto dalla fede di chi vuol bene,
lascerò il piccolo fardello davanti alla somma immagine.

Rimarrò lì,
in attesa dello sguardo beato.
Ansioso di restar accecato al brillar di luce fulgida.

Soltanto allora,
chiuderò il dono,
e saetta,
giungerò a te.

Trepidante, stringerò le tue mai,
dove poserò la segreta promessa dell’Eterno.

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