Non
è la fine
Bagliori fiochi,
agli occhi spenti annunciano buio...
Il pianto già suggella l'inizio del tetro viaggio...
Nel ruvido legno tramontano,
rapidi i momenti vissuti.
Un
organo ruba agli occhi lacrime,
nel
mormorio delle preci...
Ricordi volano di cuore in cuore...
Si perde nell' omelia un fumo d' incenso...
La fine è dietro quelle navate?
Nei
fiori, presto appassiti?
Ma una lamina di luce sottile,
appare
dal portale dischiuso.
Il sole che gioca nell' angusto spazio?
O
l'annuncio segreto d' una speranza?
Sì cela in quei confessionali?
di Mario Cammarota
Libeccio
È il soffio del libeccio.
Tenero e forte,
dolce e appassionato.
Come abbraccio di madre
al figlio da lunga pezza.
Lontano,
nell' attimo infinito del suo ritorno.
di Mario Cammarota
Le forme del male
Le forme del male, ho scandagliato.
Le ho scoperte nella coltre grigia dell'indifferenza,
nell'odio ancestrale,
negro, come rappreso inchiostro,
nello sguardo sbieco e osceno dello stupratore,
volto alle forme in sboccio d'una fanciulla.
Ladro d'innocenza, nella morte della verità.
Morte data col coltello dell'opportunismo,
nel conveniente falso offerto a vergini menti,
nel punto esatto dove il cinismo,
putrescente, gelido, si nega al grido d'aiuto,
alla Speranza, all'essenza medesima d'un cuore umano.
E strie, ma chiare, anche in me,
ove l'intenzione candida collide con l'errore
e di benevola, stolida assoluzione,
ricopro le scorie.
di Mario Cammarota
Moldova
Oh Moldova,
appartata e pensierosa,
giaci sui tuoi declivi
e sogni le antiche glorie!
Procedi per l' aspro sentiero del riscatto,
fiera dei tuoi frutti delle vigne generose...
Le tue mille anime danzano un' hora sfrenata,
dimentiche, per un tempo breve, dei tuoi figli lontani...
Oh Moldova, appartata e ridente,
oltre le tue tristezze, i tuoi malumori...
Eppure vedi un futuro palesarsi tra le nebbie.
Forse nel sorriso dei bimbi sulle multicolori altalene,
forse nella fierezza dei tuoi avi,
o nelle cupole tese al cielo delle tue chiese...
Nell' oro d' esse è forse il brillio del domani!
di Mario Cammarota
Storia, ti guardo di sottecchi,
nel tempo in cui hai srotolato la tua matassa d'anni...
Non fosti, non sei sincera; vane, vigliacche le tue promesse!
Adulando promettesti paradisi, progresso;
Ad ogni incendio giurasti rapido spegnimento e cenere sottile,
innocua di leggerezza!
Chi fu, con somma menzogna e retorico vizio,
a definirti "Magistra vitae"?
Non ricordo il Nome, meschino aruspice, falso profeta!
Tu, storia, ripeti impudica i tuoi atti protervi e avvelenati...
Mostri ad ogni passo le tue oscene, raggrinzite nudità...
E non cedi, ma torni in perpetuo moto!
Hai marchiato menti e cuori,
rinnovato eterni odii,
rabbie ancestrali!
Percorri, sfrontata, i secoli,
E non dimentichi, non fai dimenticare...
Quali più perniciose tragedie
Progetti, più contundenti?
Non hai requie, sfrenata meretrice, mai sazia di corpi.
Come fosse godimento a te il tuo mestiere!
La senti completamente tua.
Fa cose che ti sorprende.
Ti fa stare al centro delle sue attenzioni … anche quando non ci sei.
Per lei le tue parole sono importanti, dolci, appassionanti.
Non devi chiedere nulla perché sa già tutto quello che vuoi e ti piace.
Il tempo si ferma quando ti pensa e se ti deve aspettare anche l’eternità diventa un secondo.
Non ci sono ostacoli, pregiudizi o paura!
Le sa soltanto che vuole stare con te!
É innamorata!
Un cuore grande conosce le tue difficoltà ma non ne fa cenno;
esalta invece le tue buone qualità.
Non racconta nulla di sé perché pone attenzione soltanto su di te.
È d’accordo con le tue idee, non perché ti vuole blandire o adulare, ma perché si mette nei tuoi panni e assume il tuo punto di vista.
Un cuor gentile fa del sentimento la sua guida; ha capito che siamo tutti bisognosi di amore e sa che soltanto
creando buone relazioni si vive meglio.
Un cuore gentile è triste quando assiste alla violenza; rifugge la volgarità e chiede a Dio perché.
Un cuore grande vorrebbe il mondo buono e si chiede perché è così difficile essere buoni.
Un cuore gentile ti vuole accanto perché insieme si migliora tutto il mondo.
Non so dirti quanto.
Ma tanto da confondermi la ragione.
Gira il mio tempo
e tu come un filo invisibile
ti attorcigli sui mei pensieri.
Non riesco a dar direzione ai miei desideri e a imprigionare la mia voglia di te.
Immagino di parlarti, poi di abbracciarti.
Sento il calore del tuo corpo che esalta ogni mio tenero sentimento.
Rivivo la gioia del tuo sorriso, innamorato anche del suono delle tue parole.
Nell’estasi incontrollabile, ho il dubbio che il tempo non esista.
Ogni emozione si blocca sulla tua immagine che si agita nel riflesso di un momento incancellabile.
Il mio respiro si attarda e la mente fugge tra i milioni di stelle per perdermi nel mondo perduto dei romantici.
Ecco che variopinte emozioni corrono ovunque sotto pelle.
Delicate sensazioni sorgono in un incanto magico.
Mescolano sussulti che solo l’amore sa comandare in quel modo ...
e così resto bloccato nella fantasia dove mi ritrovo con il cuore stretto al tuo.
Non sai anche per quanto tempo il mio respiro si ferma al tuo pensiero.
Eppure, c’è qualcosa si sospende nell’aria che spiega una magia racchiusa nel cuore.
Sì! É un trambusto silenzioso che gonfia le vene e lascia libere emozioni.
Le mie parole fuggono per vie sconosciute lasciandomi in balia dell’incanto.
Ma tu non puoi capire cosa succede in quel posto difficile da inchiodare … se non conosci le sue tempeste.
Chissà perché ogni cuore batte se sa di non aspettarsi nulla.
gelato dal grigiore di una vita vuota.
Vai cuore mio.
pulsa ancora,
accelera i tuoi battiti,
ho ancora qualcuno
che ti dà motivo per continuare.
Se non ti sentiró più …
ecco ... mi cadi nella mente.
Forse dovrei dire che ti penso,
ma mi adombra di pensier leggero.
É più vero dirti che mi appari davanti agli occhi con il tuo sorriso senza eco
.... fino a toccarmi le labbra.
Allora, non mi resta che ingoiarti per costringerti a scendere giù, fino nello
stomaco e poi farti risalire come un irresistibile sfarfallio.
Sì, devo rassegnarmi a sentirti come nuvola nel mio respiro e immaginarti disegnata in un fumetto di un racconto d’amore.
Eppure c’è profumo di te nell’aria … vedi, anche il vento ti è complice, agita
passione senza permesso.
Ho un cuore troppo piccolo per contenerti e troppo debole per trattenerti…
obbedisce alla legge dell’amore che ti vuole libera,
radiosa di emozioni,
ed io, servo suo gentile, continuo a cantarti.
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