lunedì 31 luglio 2023

Posso vedere le persone morte

 


Una donna afferma di essere in grado di vedere i morti e ha rivelato che le sue capacità hanno contribuito a salvare la vita di sua figlia.

L'ex infermiera, che crede di essere stata in grado di vedere gli spiriti fin dalla giovane età, ha spiegato che durante il lutto, le visioni dei colori e dei simboli hanno un significato preciso.

Lei può “vedere” gli eventi del futuro mentre di svolgono, ancor prima di apparire davanti ai suoi occhi.

Descrivendo la sua capacità di "dare prove", ha affermato che sua figlia di 16 anni, sarebbe morta se non fosse stato per i suoi poteri.

La donna ha dichiarato: “A 14 anni la mia bambina ha subito un'importante operazione. Mi è stato detto di portarla a casa perché non c'era più niente da fare. Ero disperata, andavo su e giù per l'ospedale - alla fine, ho detto che volevo una seconda opinione. Vedevo una luce rossa intorno all'addome di mia figlia. Confidai la mia visione ad un secondo medico. Dopo una seconda visita, la bambina fu operata d’urgenza. Aveva una massiccia ciste nella tuba di Falloppio destra. Si era attorcigliata e hanno dovuto rimuoverla immediatamente. Adesso non ha più nulla. È guarita! Se non fosse stata per quella mia visione (un chiaro un segnale di avvertimento) e per la mia incrollabile insistenza per una seconda consulenza, lei non sarebbe qui oggi."

Se domani non dovessi più svegliarmi (romanzo)


 

La bellezza del vivere, personalmente la racchiudo nel provare nuove esperienze, indipendentemente dal risultato. 

In ogni mia opera, lascio qualcosa di me stesso. Certamente, sono lontano dalla megalomania. Il motivo è da ricercare nel bisogno interiore di dire qualcosa, superando le regole del vivere comunque.

Linda è un personaggio reale, una donna qualunque che voleva molto dalla vita. Un curioso quanto avverso destino, le ha disegnato una storia che non meritava.

L’intreccio tra il sentimento d’amore, la violenza sulle donne e il lavoro come strumento della dignità, ha generato il feeling del romanzo.
 
 

domenica 30 luglio 2023

Rivelazioni sul futuro per parola di ETT


LUIGI: Mio caro ETT, gli umani sono molto legati alla terra, al proprio mondo e da questo non voglio staccarsi. Vogliono restare vivi in eterno e godere delle proprie facoltà senza preoccupazioni e dolore.

 ETT: È comprensibile tutto ciò.

LUIGI: Noi umani siamo disposti a tutto e dare qualsiasi cosa se si riuscisse a scoprire il segreto della vita eterna.  

ETT: Non credi che ci potrebbero essere anche scoperte poco piacevoli?

LUIGI: Sì, è vero! In ogni caso, ambire qualcosa di bello pone in secondo piano qualsiasi altro rischio. In generale, l’incoscienza sulla natura di un problema fa in modo che le difficoltà connesse sembrino poco rilevanti o addirittura, inconsistenti. 

Dimmi, mio caro amico, voi extraterrestri siete in grado di leggere il futuro?

ETT: Mi stai ponendo una domanda alla quale mi è difficile rispondere nel contesto del tuo paradigma mentale.

LUIGI: Spiegati meglio!

ETT: La tua domanda è simile a quella che farebbe un cieco dalla nascita nel chiederti di descrivere i colori.

LUIGI: Capisco. Considera, però, che l’essere umano per certi versi è sorprendente. Egli riesce a intuire significati anche senza l’uso della sua ragione. Riprendendo il tuo esempio sull’uomo cieco, posso assicurarti che anche non conoscendo ciò di cui si parla, qualcosa s’innesca nella mente umana dalla quale, per induzione, fa nascere idee utili a rompere il paradigma mentale.

 ETT: Benissimo, risponderò alla tua domanda. 

 Prima, però, chiariscimi. Che cos’è la tua mente? 

Come potrei descriverla ai miei simili? 

Questo mi servirà per usare le parole giuste nel descriverti il futuro e come sia possibile leggerlo.

LUIGI: Mi chiedi molto! Noi umani con le scienze psicologiche, neurologiche, psichiatriche e psicoanalitiche, abbiamo riempito biblioteche su questo tema. 

Comunque, proverò a sintetizzare in parole povere ciò che illustri pensatori, ben più esperti di me, hanno riferito in merito.

ETT: Mi adatterò a ciò che mi dirai.

LUIGI: La nostra mente è qualcosa legata agli esseri viventi su questa terra. Per riconoscerla, servono almeno quattro proprietà:

Soggettività, coscienza, intenzionalità, libero arbitrio.

Con la soggettività ci riconosciamo nel nostro corpo come unità staccata dal mondo.

Con la coscienza ci sentiamo liberi di sentirci in qualcosa attraverso le emozioni.

Con l’Intenzionalità ci rivolgiamo verso il mondo esterno per mirare a qualcosa di necessario all’esistenza stessa della mente.

Infine, con il libero arbitrio riconosciamo gli istinti e creiamo una forza decisionale utile per scegliere ciò che è bene o male per la sussistenza della stessa mente. Una mente così formata, può ambire a conoscere il futuro?

ETT: Luigi, queste tue quattro proprietà rappresentano i quattro lati di un quadrato di cui il tempo lo trasforma in cubo e il volume è il tuo futuro. Durante la tua vita, con lo scorrere del tempo, quel cubo che prima non vedevi, si riempie lentamente per diventare il tuo passato. 

Se tu volessi conoscere il futuro dovresti rallentare il tuo orologio biologico e lascar scorrere quello psicologico. Per chiariti meglio il concetto, potresti pensare ad una regressione nell'infanzia, portandoti insieme l'esperienza che hai ora.

LUIGI: Sarebbe fantastico! Voi extraterrestri siete in grado di fare questo?

ETT: Non voglio sconvolgerti la mente, sappi però, che noi siamo miliardi di anni in avanti rispetto alla vostra psicologia, mentre non siamo più comandati dalla vostra modesta biologia.

LUIGI: Sono affascinato da questa prospettiva ... Sicuramente non potrò venire fisicamente nel tuo mondo, però, forzando la fantasia, potrei immaginarmi lì presente in qualità di rappresentate primordiale, ancestrale, giurassico del vostro incredibile universo.

 

 

 


 

sabato 29 luglio 2023

Gara ad esistere

 

 

Trascorrere il tempo rincorrendo mete che si allontano continuamente o che raggiungi per scoprire che non erano quelle che presumevi, è un dispetto alla tua breve esistenza.

Fantastico è, invece, vivere il sussulto delle tue emozioni. In questi momenti non c’è oro del mondo che possono ripagarli.

Chissà quanto darebbe ognuno di noi per portar dentro qualcosa che potesse continuamente evocarle, per distoglierci dalle stupide attività abitudinarie.

Certamente esistono attività che invitano o, addirittura, impongono il procedere a mo’ di mulo da fatica, ma se immaginiamo di portare nella tasca interna della giacca, un oggetto invisibile alla ragione ma solido per l’anima, qualunque attività si trasforma in stupenda occasione per vivere come si vorrebbe.

Ognuno di noi, non vive sotto una campana di vetro, ma è immerso in un sistema pulsante, dotato di spirito creativo, capace di scambiarsi idee, emozioni, esperienze e quant’altro riconducibile all’essere umano.

Pensateci bene quanta potenzialità ha ognuno di noi, per far gioire chiunque. Un sorriso apre le porte del benessere. 

Una parola sincera crea un ponte di amicizia. 

Uno sguardo intenso e attento spalanca tanta simpatia. 

Una stretta di mano, un braccio sulle spalle e perfino camminare insieme con lo stesso passo, sono tutte opportunità che ci regalano momenti di vita significativi.

Vi invito a chiamare per nome il più antipatico dei vostri conoscenti, e scoprirete che quell’antipatico si vestirà di modi inusuali, poiché sarà costretto a rispondere con le buone maniere al vostro richiamo.

Potete provare a donare qualcosa al più egoista che conoscete, e sicuramente, indurrete tanto impaccio nel poveretto, poiché gli chiedete, in risposta, un modo di comportarsi a lui estraneo.

Divertitevi nell’offrire qualcosa al bar a una persona dal braccino corto e scoprirete di aver accanto una persona che prova ad essere generosa.

Suppongo che sia ora chiaro che tutto può partire da noi. Basta avere in tasca un ecografo che scandaglia e riflette sui veri valori umani.

Vi chiedo di unirvi a una squadra che partecipa alla gara dei cento metri piani. 

La regola che accomuna questa squadra è quella per cui si deve truccare per favorire i concorrenti che ti affiancano. Appena lo starter segnala l’inizio della corsa, tutti scattiamo per partire. 

Di lì a poco, la corsa rallenta, prima diventa passeggiata, poi raduno e infine, tutti hanno dimenticato che si doveva giungere a un traguardo.

Ognuno dei partecipanti ha vinto la gara dell’esistenza. 

 

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