L’opera del medico
avviene nell’orizzonte più ampio della precarietà della salute e
della finitezza della condizione umana. Talvolta, di fronte al male,
neppure il dottore basta perché «la salute del corpo è temporanea e il
medico, anche se la restituisce, non la può garantire».
In questo modo riaffiora un’altra qualità del medico, quella di essere filosofo, poiché riflette sulla condizione umana e la sua fragilità, adotta sobrietà e temperanza e considera la malattia sempre a partire dall'uomo.
Elenco degli articoli
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Grazie, io mi misuro la pressione tutti i giorni
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