Marta era una donna molto attiva, sempre presa da mille impegni dentro casa. La cosa straordinaria era che sebbene soffrisse di questo stato di cose, continuava a rispondere alle esigenze di famiglia con grande responsabilità. Più volte aveva espresso tale insoddisfazione al marito che, giustificato dal lavoro prolungato in tutta la giornata, non sapeva far di meglio che consolarla.
Un giorno Marta ebbe una conversazione interessante con un anziano uomo all’interno del supermercato. La necessità di essere a casa per preparare il pranzo e attendere il rientro dei figli da scuola, la condizionava nei movimenti che apparivano bruschi.
“Non si affanni, signora … la vita è breve, faccia tutto con calma.” Le disse un signore.
Marta si girò verso l’uomo e rispose: “Noi donne abbiamo molto da fare e spesso siamo sovraccariche di stress a causa delle faccende domestiche, della cura dei figli, dell'essere moglie e del destreggiarsi tra tante responsabilità, per cui non possiamo perdere tempo.”
“Evidentemente, non avrete neanche abbastanza tempo per divertivi?” L’uomo domandò.
“Beh, non solo questo. A volte le troppe faccende impediscano alle donne di socializzare o perseguire i propri sogni. E di tutto questo l’uomo non sa o fa finta di non sapere!”
“Comunque posso assicurarle che per molti uomini vedere la moglie occupata nelle faccende di casa è uno stimolo costante per amarla di più!”
Marta rimase sorpresa e chiese: “Mi vuole spiegare perché un uomo potrebbe amare di più una donna stressata?”
"Deve sapere che agli uomini piace vedere le loro mogli fare i lavori domestici perché ricorda le loro madri." Rispose con un mezzo sorriso.
“Ma lo sa che è strano ciò che mi dice?” Marta si stava quasi innervosendo.
“Non voglio prenderla in giro. Le sto dicendo che per molti uomini, vedere le loro mogli occuparsi dei lavori domestici, le fa amare di più perché evoca gli stessi sentimenti di amore che provavano per le loro madri quando svolgevano quegli stessi compiti!”
“Guardi, buon uomo, vedere la moglie oberata di lavoro non è amarla, bensì schiavizzarla!” Replicò a tono duro.
“Il problema è che questi uomini sono cresciuti, guardando le loro madri gestire tutto in casa, e che quei ricordi creano affetto. Quindi, quando vedono le loro mogli fare lo stesso, rivivono quelle emozioni.”
Marta rimase in silenzio per un momento per elaborare quelle parole.
Infine, la sua risposta fu: “Questa mentalità potrebbe essere la ragione per cui molti uomini non intervengono per aiutare le loro mogli nei lavori domestici? Mi sembra assurdo! Anzi, è anche irritante pensando che alla fine della giornata noi donne arriviamo fisicamente ed emotivamente esausti.
In molti casi, lavoriamo silenziosamente, ci amareggiano, ci perdiamo sotto il peso delle responsabilità di famiglia e tutto questo se non viene compreso dall’uomo, è soltanto perché gli fa comodo.
L’amore che una donna servizievole induce nell’uomo è soltanto una stupida credenza che la tradizione patriarcale si è inventata per giustificare l’ego maschile.”
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