Le poesie di Domenico Ruggiero


Un piede nel passato e uno nel futuro

mentre nomino il presente.

 

Tre istanti per dire

sempre le stesse cose:

i pulcini nascono con le rose.

 

E se ci sono uova e spine,

ci sarà anche la terza pasqua

del Quantum-Signore.

 

 

Senza giorni sul mio viso,

senza muscoli nel corpo,

tanti rospi da distruggere

tra le sagome del tempo.

 

Molti credi da inventare

e che s’incrocino pure

tutti quanti

nel groviglio della mente.

 

Voglio vedere altre nuvole

altri colori

come se non fossi mai

stato solo.

 

Voglio la solennità

del leone che bruca l’erba

mentre gli uomini di tutte le nazioni

lo stanno a guardare.

 

Voglio tutto questo senza mai 

smettere di essere un rapace.

 

 

Il modello spera al bar della stazione

 

Il modello spera al bar della stazione

e la ragnatela dei nostri pensieri

sboccia in una botte del nostro cuore.

 Il miscuglio è liquoroso

e il profumo, inebriante.

E nasce il mare delle idee

vestito di orchidee

e fasciato dalle nostre preghiere.

 

 Sono una pistola senza colpi

 

Sono una pistola senza colpi,

che si dirige verso tutti

ma non colpisce nessuno

perché nella massa

sono tutti qualcuno.

 Ma la polvere da sparo,

invisibile e generosa,

arriva al cuore del militante,

che comprende il significato

dell’ultimo istante.

 

Facendo il conto alla rovescia

 

Facendo il conto alla rovescia,

sempre avanti ci troviamo

perché il nostro orologio è …

proiettato nel futuro

con l’ombra del fuso orario

deciso dall’albero grigio.

 

E la fisarmonica,

con le sue note riflesse,

ci dirige verso la prua delle onde

del mare, espanse.


Quando si viene sulla terra

 

Quando si viene sulla terra,

si va in un’aula per imparare

l’a, b, c, delle puttanate…

 

che poi non servono a niente:

devi dimenticare tutto

per imparare la verità.

 

Chi è Dio? Con chi sta? Cosa fa?

Allora incomincia da subito,

così non ti trovi

col culo per terra…

 

 

Perimetro quadrato imperfetto

 

Perimetro quadrato imperfetto

per inquadrare lo specchio dell’amore

che riflette su di noi

un diverso cielo di sentimenti,

precisi, ondulati,

spinosi e vertiginosi.

 

Con l’estro,

troviamo i vertici

di quest’area inconsueta

e scegliamo i fiori da seminare

per l’esistenza dell’essere…

 

 

 

Il mio lume di sapienza

 

 Il mio lume di sapienza

sta finendo la sua benzina

perché non si è più abbeverato

al petrolio dell’universo.

 

Col tempo lo strofinai più volte

e le sue fiamme

illuminarono i miei giorni.

 


Oggi, sto preparando le valigie

per partire lontano

a ricercare nuove fonti di calore.

 


 
 
 
Un pallone in un piazzale
 

Un pallone in un piazzale

solo sotto il sole,

a seccare,

senza calci nel sedere,

 

è come un mondo disabitato,

senza vita,

lasciato lontano

per volere degli dei.

 

 

 
Le cazzuole sono gonfie di fuliggine

 

Le cazzuole sono gonfie di fuliggine e calce

per imbrattare la mente dei poveri

ma i potenti hanno sbagliato i calcoli

ed il muro della cecità

si è abbattuto sulle loro case,

distrutte dal vento della libertà

 

che ha portato nuove fiaccole

ai miseri

e ora galoppano

nello splendore della luce.

 

 

 

Corinne

 

Apri gli occhi, Corinne,

perché il mondo non ti vede e non ti ama

e non si può vivere con tutti, sai…

 

Stai attenta, Corinne,

che madre terra ti vuol bene

e tu lo sai.

 

Parla solo con la vita, Corinne,

senza andare più in là

a lottare contro giorni vani

 

perché ho capito tu chi sei

e prima o poi,

mi troverai.

 



  

Perimetro quadrato imperfetto

 

Perimetro quadrato imperfetto

per inquadrare lo specchio dell’amore

che riflette su di noi

un diverso cielo di sentimenti,

precisi, ondulati,

spinosi e vertiginosi.

 Con l’estro,

troviamo i vertici

di quest’area inconsueta

e scegliamo i fiori da seminare

per l’esistenza dell’essere…

 


 
Sto mangiando luna e bietole
 

Sto mangiando luna e bietole

per istruire il mio cervello,

perfido e ombroso,

nobile e radioso,

a non ripetere a pappagallo

e ad orientarsi nei flutti del mare.

 

Poi, ho attaccato il rotolo delle pagine

alla trappola del coniglio,

con le carote consumate,

avvisandolo di leggere solamente

quello che vede

perché la poesia è mia

e si adagerà sui costoni di mille rotte.

 

 

Ammazzatemi pure

 

Ammazzatemi pure,

con i ventagli di ferro

e le parole di sempre;

ritornerò per difendermi

con le lanterne del cielo

e le costole dell’anima …

e vi farò ridere sopra i baffi della fine.

 


 Prendo aria e prendo atto

 

Prendo aria e prendo atto

che da un buco secco

non nasce niente.

 

A volte ricerchiamo la verità

nel tunnel della vanità

da tutti ritenuto ricco

di fertilità,

 

ma in realtà la si trova

come un ago

in un vagone ferroviario

e io mi siedo ad aspettare

-  in prima classe -

il sapore del niente.

 

 

 

Un po’muoio, un po’ vivo

 

Un po’muoio, un po’ vivo,

un tanto di vino, un quanto di acqua,

un po’ mi annoio, un po’ mi distruggo

e i giorni passano all’impazzata

per contare questa vita mia

che scorre lungo questa triste via.

 

 

Lascia che il grillo

 

Lascia che il grillo

si sfami del suo nettare e dei suoi averi

come noi,

vermiciattoli di Giacobbe,

abbiamo la nostra morbida insalata quotidiana

ma quelli che non si accontentano

avranno solo pane duro

da masticare

ma se masticano male

seguiranno la scia dei buchi neri.

 


 Adesso

Adesso, sono qui solo

su questa Terra umida

ad interpretare i miei sogni

perché tutti abbiamo bisogno

di un gesto d’affetto

 per celebrare il senso della vita.

 


 Aiutatemi a dimostrare

 Aiutatemi a dimostrare,

che sono imbarcato su una nave

dalle vele scombinate

che mi porterà

sull’ultimo lembo

di questa terra sconosciuta.

 

Lì, disporrò del mio tempo

per respirare,

connettermi all’orologio astrale

e resistere alle intemperie

del mio cuore.




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