venerdì 5 luglio 2024

La tendenza alla scelta sbagliata


Non so che cosa della giovinezza ci renda così inclini a commettere errori. Forse è la sensazione inebriante di avere a disposizione tante "opzioni", oppure è l’effetto della sopravvalutazione delle nostre possibilità di usare al meglio il tempo di permanenza sulla terra?

Eccomi qui a un bivio, incapace di capire come ci sono arrivato.
No, non è una di quelle situazioni in cui si commette un errore a causa dell'esuberanza e dell'euforia che derivano dal sentirsi invincibili.
Piuttosto, è stata una decisione ben ponderata, una su cui ci hai pensato tanto, o almeno credevi così. Eppure eccomi qui, perso e incapace di cambiare ormai direzione.
Mi piace pensare di essere un decisore cerebrale, piuttosto che emotivo, sebbene i sentimenti sono stati punti di debolezza in questo contesto.
Calcolo e congetturo senza la minima traccia di supposizione, l'esito di una situazione e/o decisione, tenendo presente la probabilità della sua sfavorevolezza.
Eppure, il risultato non è quello atteso!
Forse in quei momenti pensavo che qella decisione fosse ben pianificata e invece era corrotta per mancanza di esperienza? 
O anche perché le premesse su cui la decisione fu presa erano sbagliate fin dall'inizio?

Ed ecco che si giunge nel punto in cui alla minima svolta, che sia "a sinistra" o "a destra", ti porta all'inevitabilità di lealtà infrante e ingratitudine, di relazioni tese e a perdita di dignità.
La giovinezza è fugace. E i suoi frutti, spesso sono di tipo cupo.

Ma vedi, la caratteristica della giovinezza dice che non c'è un momento migliore per prendere decisioni rischiose e fare passi coraggiosi senza conoscere i risultati.

Però, sei meglio posizionato per sopportare i risultati, che il più delle volte sono sfavorevoli data la tua immaturità.
Lo scopo della giovinezza non è quello di essere perfetta, ma di fornirti l’opportunità nel tempo di prendere  consapevolezza dei tuoi errori. 
Quindi, anche se presumi che l’intero mondo crollerà e cesserà di esistere qualora non avessi fatto la scelta giusta, porterai coraggiosamente la croce, sperando così di curare le cicatrici che potrebbero derivarne attraverso il 
ricordo del tempo in cui eri giovane.


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