Scrivere questo post non è stato facile per me, ma la storia deve essere raccontata. Non tutto ha un finale da favola ma questa volta poco ci manca.
La giornata stava andando bene. Rientravo a casa dopo un lungo lavoro presso un cliente a 50km di distanza da dove abito. Guidavo e pensavo a come organizzarmi per il giorno successivo. Ero un insegnante presso la scuola pubblica e contemporaneamente un libero professionista che offriva servizi ad alcune aziende della mia zona per cui avevo il mio bel da fare per conciliare le due attività.
Ad un certo punto, lungo la strada sul mio fianco sinistro, vidi muoversi qualcosa. Incuriosito, rallentai e così potetti individuare un cane di piccola taglia legato ad un grosso albero. Fortunatamente, a quell’ora serale non circolavano macchine, così ebbi modo di accostarmi con colma su una rientranza della carreggiata per cercare di capire come essere utile per quel poveretto. Non sapendo il suo nome, usai il più classico dei nomi per famigliarizzare con lui. Bobby, in primo momento ebbe timore di me, ma quando mi avvicinai per tranquillizzarlo, iniziò un lento scodinzolo. Capii che si trattava di un cane selvaggiamente abbandonato con il triste destino di morire di stenti. Il mio cuore si gonfiò per la pena di non sapere cosa fare. Pensare di portarlo a casa avrei rischiato la terza guerra mondiale con mia moglie. Forse potevo metterlo in auto e lasciarlo in una zona dove con molta più probabilità qualcuno avrebbe potuto adottarlo. Avevo una bottiglia d’acqua nel cofano posteriore; la presi e mi avvicinai per dissetarlo.
Mentre mi adoperavo in questa operazione, un’altra macchina si fermò in coda alla mia. Scese una donna di mezza età e mi venne vicino chiedendo notizia del cane. Spiegai la situazione e di come poter rimediare al brutale abbandono di quel docile animale.
Evidentemente, esiste un Dio degli animali perché aveva fatto fermare la persona giusta per quella occasione. La donna era proprietaria di una fattoria adibita ad agriturismo. Inoltre, era anche una amante dei cani. Si intenerì così velocemente di quell'esserino che mi sollevò da ogni responsabilità nei suoi confronti. Lei mi assicurò che lo avrebbe portato alla sua tenuta, lo avrebbe curato e aggiunto alla famigliola di cani che già possedeva.
In quell’occasione, mi dichiarai più fortunato del cucciolo!!!
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