Si racconta di una bambina che girava per il Paradiso, ansiosa di scoprire il modo per tornare sulla terra. Il suo comportamento era così straordinario in quel luogo celeste che suscitava dubbi perfino agli angeli circa il suo piacere stesso di essere in paradiso.
Serena
era una bimba vivacissima e molto sensibile. Amava scherzare ed era
facile che combinasse qualcosa di cui poi farsi perdonare. Soffiava sulle nuvole per spostarle su precise zone della
terra. Giocava con gli uccelli invogliandoli a cinguettare continuamente. Agitava le chiome degli alberi per far cascar fiori sui chi voleva lei. Parlava ai pesci, disturbava animali pacifici e
si divertiva a correre in modo forsennato intorno agli arcobaleni.
La sua
giornata la trascorreva nei modi più vivaci e imprevedibili.
Il fatto più curioso, che lasciava dubbiosi santi e
angeli, consisteva nell’interrompere la sua frenesia per presentarsi puntualmente
all’appuntamento di pubblicazione in bacheca dei nuovi arrivi in Paradiso.
In un primo momento, tutti pensavano che fosse l’ansia di
leggere il nome della sua mamma tra i nuovi eletti in Paradiso a muovere il suo
interesse verso quell’evento.
Più tardi, si capì che non poteva essere questo
il motivo perché accadeva che, dopo aver ripassato velocemente con lo sguardo
la lista, correva felice verso la sua casa terrena. Forse non voleva la mamma in Paradiso?
Certamente, tornava a sedersi a quel seggiolino cha aveva
tanto torturato durante la sua breve vita. Con le gambe intrecciate e le manine mai ferme,
consolidava l’abitudine nel rimanere con lei in silenzio, mentre tutta seriosa
si mostrava impegnata in attività che imitavano il mondo degli adulti. Quei suoi modi di fare erano molto comuni quando
trascorreva molto tempo in compagnia della mamma.
Il tempo per gli angeli non esiste e per questo si
ritrovava a rivivere quei momenti di intimità con la sua famiglia.
-“Mamma, sarò come te, da grande?” - esordiva dopo lunghi silenzi –
-“Credo che diventerai una bella ed importante donna.” –
rispondeva la mamma con tono serio.
-“Mamma, ma che significa essere importante?”- incalzava la
bimba.
-“Essere importanti significa essere rispettati e amati” –
precisava la mamma.
-“Devo imparare qualcosa per diventare importante?” – il
colloquio si allungava.
-“Devi essere semplicemente te stessa e amare i tuoi cari,
i tuoi amici, i tuoi vicini, i tuoi conoscenti.”
-“Non è poi così difficile farlo. Allora, sarò importante!
Però, dimmi come mi potrò accorgere di essere diventata importante?” – continuava
a domandare mentre era tutta intenta ad ascoltare la risposta della mamma.
-“Ogni volta che si compie una buona azione una stella nel
cielo si accende e il tuo buon umore ti
spinge a sorridere e a gioire delle cose più semplici e belle della vita.” -
rispose la mamma con un tono più caldo.
Al colloquio seguivano spesso lunghe pause che servivano
alla piccola per riflettere e completare le sue faccende. Ora, il piccolo angelo vive nel cuore della sua mamma e
vuole essere importante, in devozione alla promessa ricevuta.
Sa che deve amare
il mondo, sa anche quanto sia grande l’amore della sua mamma.
Questo amore è
così grande da rendere importanti tutti coloro che in dolcezza e serenità di
cuore a lei si avvicinano.
La piccola anima, pazientemente, attende di scoprire il
sorriso della sua mamma rivolto verso tutti i bambini del mondo, come se
fossero i suoi fratelli, fiduciosa di vederla gioire per avere dato loro conforto.
Anche gli umili, gli sfortunati, i poveri della terra parteciperanno alla sua
gara d’amore. Un giorno tutte queste anime, ritrovandole in Paradiso,
racconteranno della sua mamma e di come sia diventata importante.
Nel cielo le stelle, brillanti, si conteranno all’infinito e
illumineranno la notte a giorno. Ci saranno baci, abbracci e scintille d'emozioni ovunque.
In
attesa della grande festa del cuore, ogni abitante della terra che vuole essere importante sulla via
dell'amore, illumini le sua casa con luci vivide e colorate, in
segno di una speranza da mantenere sempre viva.
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