Incontrai in un bar una meravigliosa donna. Non ebbi il tempo necessario per una qualunque mia reazione che subito dopo uscì dal bar e scomparve.
Due intere settimane dopo, entrai in quel bar ed eccola lì, tutta radiosa e luminosa, seduta da sola in un angolo del bar.
Accidenti, non la conoscevo ma avevo senso che mi era mancata! Mi sono seduto a un tavolo a poca distanza da lei. Volevo parlarle, ma mi mancava il coraggio. Grazie a Dio il caffè era quasi vuoto. Era un po' troppo presto perché l'orda di caffè-dipendenti facesse il suo ingresso.
Ho aspettato finché non è arrivato al tavolo il suo caffè. E poi ho atteso che il barista le portasse lo scontrino. Quando giunse quel momento, mi avvicinai a lei. Avevo la gola nodosa e serrata. Ogni passo che facevo, percepivo il mio cammino verso di lei sempre più lontano. Ma ho continuato a camminare. Il bar era vuoto; non c’era nessun pericolo di far scena imbarazzante.
-“Mi permetti di offrirti il caffè?”, chiesi quasi in punta di piedi.
-"Per qual motivo?" rispose la donna.
"Nessun motivo … se non quello avere il piacere e l’opportunità di conoscerti!" risposi, cercando di predisporla al meglio ad accettare il mio invito.
La donna si mostrò titubante e approfittai per espormi ancora di più:
-"Posso sedermi con te?"
"No, non puoi." Rispose decisa, ma io insistetti.
-"Oww... andiamo, solo per un minuto, okay?"
-"NO!"
Non potevo fare a meno di rimanere ipnotizzato dalla sua voce, ma in contrasto col mio solito modo di fare, non desistetti: dovevo parlarle. Sorrisi e dissi:
-“Guarda che non ti mangio mica! Volevo soltanto scambiare due parole approfittando della tua solitudine al tavolo.”
Riuscii a convincerla e accettare la mia conversazione. Ed allora che è iniziato tutto! Abbiamo cominciato a parlare e i minuti si allungavano a un ritmo davvero veloce. Ho avuto modo di conoscere moltissimo di lei e ho anche scoperto che aveva un grande senso dell'umorismo. Ci siamo divertiti molto a parlare fino a quando lei ha detto che doveva andare perché si stava facendo tardi.
Ci scambiammo i numeri di telefono e le chiesi se potevamo “incontrarci” di nuovo. Lei semplicemente sorrise e andò via.
Sospirai per la felicità. Mentre la guardavo allontanarsi, i miei occhi non volevano staccarsi dalla sua immagine.
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