In una delle regressioni nell’inconscio Andrea potette
descrivere la scena a cui assistette nel momento di nascere.
Si trovava in un luogo senza dimensioni dove tantissime
anime si accalcavano ansiose. Il punto di raccolta appariva razionalmente ben
individuato ma indefinito come spazio e tempo. Andrea era imbarazzato per via della scarsa lucidità che
aveva in merito alla logica di ciò che stava succedendo. Da normale terrestre
cercò con lo sguardo una persona a cui potesse rivolgersi per chiedere
spiegazioni o almeno condividere l’incertezza.
Forse per lo stesso motivo, un’altra anima incrociò il
suo sguardo per cui si presentò l’occasione per comunicare.
-“Ma che cosa sta succedendo? Perché tanta confusione?”.
L’anima coinvolta, tradendo quell’ansia comune, rispose:
“Sta per iniziare un’altra chiamata per nascere sulla
Terra!”.
Andrea continuò a chiedere:
-“Con quale criterio si
stabilisce chi nasce?”.
L’anima rispose:
-“Non conosco bene il meccanismo ma mi
hanno riferito che ognuno di noi conosce già quando sarà il momento. Purtroppo,
l’ansia di scendere è così forte che comunque tutti si accalcano come se non
sapessero nulla”.
Andrea cominciò a incuriosirsi per cui prosegui il suo
interrogatorio:
-“Scusami l’invadenza ma conosci anche tu quando, dove e
in quale famiglia nascerai?”.
-“Certo! La mia famiglia sarà molto povera e abiterà in
una zona molto calda e arida della terra. Mio padre girerà continuamente per i
diversi paesi e mia madre subirà soprusi di vario genere. Scenderò sulla terra
per migliorare il mondo che loro lasceranno”.
Andrea rimase senza parole e dopo qualche attimo
riprese:
-“In queste condizioni, non puoi rifiutarti di nascere o
scegliere un’altra combinazione di vita?”.
L’anima, minimamente risentita dalla triste tonalità
assunta dalla voce di Andrea, aggiunse:
-“Attraverso le parole è impossibile farti giungere un
messaggio che va per altre vie. Però, mi piace dirti che ragionando nel tuo
modo, dovresti convenire che qualunque scelta che potessi fare se lo volessi,
sarebbe peggiore di non nascere. Ovviamente, qui si sta meglio rispetto a qualunque altra
situazione ma cadrebbe nel non senso il motivo per cui entrambi siamo qui.
Potrei voler nascere in una famiglia benestante, magari
figlio di un re, ma penserei con i modi che qui abbiamo superato da quando
abbiamo concluso l’ultimo viaggio sulla Terra.
In altre parole, ti invito a guardare un sasso sulla
terra e lo vedrai immobile, invariante, bloccato nel suo tempo e nella sua
forma. Guarda invece, l’acqua che è libera dalla forma e si adegua all’oggetto
che riempie.
Per lo stesso motivo anche il gas che è libero dalla
forma e dal volume, si adegua in maniera ancor più intima con l’oggetto che lo
raccoglie.
Infine, magicamente, noi siamo di più dell’acqua e del
gas, ci siamo meravigliosamente connessi con un corpo che facciamo crescere,
che modifichiamo continuamente e dal quale ci stacchiamo con emozioni e
intelletto.
Scendendo sulla Terra, ci sottoponiamo a una prova che, in termini di bellezza, amore e gloria, chi già è lì, non potrebbe in nessun modo capire”.
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