sabato 31 agosto 2024

L'arte nella parola


 

Nel momento in cui ho capito che potevo scrivere, c'è stato qualcosa che ha cambiato drasticamente il mio modo di vedere il mondo. 

La mia percezione della vita è aggrovigliata magnificamente nel modo in cui i miei pensieri sono narrati in modo naturale e convertiti in una serie di parole. Anche un'immagine in bianco e nero con una didascalia significativa potrebbe rendere viva l'illustrazione e raccontare una storia nel suo modo unico. Ora, a chi dovremmo estendere la nostra gratitudine?

Mentre curiosavo tra i vecchi libri della mia biblioteca, pensavo che ci sono scrittori, giornalisti, che scrivono per il bene del pubblico e scrivono per la verità.

Mi sono imbattuto in libri che hanno stravolto i miei pensieri, dovrei ringraziare quegli autore.

La bellezza della scrittura non può essere descritta dalle parole stesse. Il modo in cui dà agli scrittori la libertà di trasmettere ciò che vogliono veramente trasmettere dà loro il potere di parlare. È un respiro nel mezzo del caos che sopprime il caos stesso.

Ci vuole molto coraggio per scrivere per ciò che è giusto. Per l'umanità, per la società, per quelle voci che non possono essere ascoltate, per i senza voce, per coloro che decidono di chiudere un occhio, per gli oppressi, per coloro che non riescono a esprimere a parole i propri pensieri, questo è ciò che significa scrivere. Le parole possono cambiare il modo in cui vedi il mondo. Possono cambiare il mondo.

Essere in grado di scrivere non significa automaticamente conoscere le parole giuste da usare. Ricordo la prima volta che scrissi una storiella. Titubante, la sottoposi alla lettura di un mio collega professore di italiano nella stessa scuola dove insegnavo anch’io. Mi aspettavo una critica benevola. Io ero un tecnico e come tale ero condizionato da uno stile di scrittura stringato senza tanti fronzoli per cui ero cosciente che non potevo presentarmi come Alessandro Manzoni. Invece, il mio collega sorrise e mi disse: “Riconosco che esprimi i tuoi pensieri in sincerità, lasciando al lettore la piena interpretazione. Ma, comunque, credo che vadano espressi e con il tempo diventeranno sempre più belli e interessanti.” La mia reazione fu di soddisfazione dalla quale ottenni una carica emotiva che mi indusse a continuare a scrivere fino alla pubblicazione del mio primo libro.

Oggi sono consapevole che scrivere rende gli esseri umani connessi tramite le parole, magari, usando le parole giuste per esaltare qualcosa di innato dentro di sé … mostrare un'opera d'arte di sé stessi.

Le parole usate nel modo giusto sono arte. Nutrono anime vuote che riflettono su qualcosa di sconosciuto dentro di sé. È qualcosa che potrebbe sostenere e dare nutrimento a una società malata.

Quindi quando uno scrittore ti mostra cosa scrive, sta condividendo qualcosa che è un pezzo di sé. Dipende da te se lo consumi o meno. Scrivono ciò che vogliono come se nessuno lo leggesse. Scrivono... scarabocchiano ogni idea. Potrebbero scrivere un testo che potrebbe disturbare il silenzio. Potrebbero immortalare qualcuno nel loro mondo. Questo è il potere che hanno.

Scrivere è come prendere una leggera brezza nel mare, è rendere viva la società, è semplicemente ... respirare.

Scrivere è vivere una vita per scrivere ancora.

 

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