domenica 12 maggio 2013

Intenti nascosti


 
Un giorno Dio decise di scendere tra gli uomini e verificare di persona la loro bontà e spirito di accoglienza. 

Con questo obiettivo inviò due angeli che vestirono con abiti semplici per visitare alcune famiglie.

Giunti davanti ad un ingresso monumentale, pensarono di chiedere ospitalità al padrone.

Con una casa così grande, il proprietario non avrebbe avuto nessuna difficoltà ad ospitarli per una notte.

Dopo molti squilli di campanello, un vigilante si presentò al cancello e senza nulla chiedere, intimò ai due stranieri di andar via.

I due angeli, allora, bussarono ad una casa con giardino ma, oltre all'abbaiare di un cane, si sentì una voce da lontano dire: “Non c’è nessunoooo!”.

Inoltrandosi nel centro cittadino, la coppia di angeli scelsero la casa di un commerciante annessa al suo negozio.

Il padrone rispose alla timida richiesta dei due viaggiatori offrendo una stanza abbandonata nello scantinato interno al negozio.

I due ospiti furono contenti di accettare. 

Con paglia, cartoni e qualche coperta messa a disposizione dall'ospitante, si riuscì a preparare due posti letto.

Nella notte si scatenò una furiosa tempesta che fece crollare il muro della stanza.

Uno dei due angeli, in modo solerte, si dedicò a ripristinarlo e a pulire tutta la stanza da polvere e oggetti abbandonati. 

l giorno successivo i due ospiti ringraziarono per l’ospitalità e procedettero verso una nuova destinazione.

Per le vie della campagna, bussarono ad un casolare dove un’anziana coppia lavorava in una masseria.

I due anziani furono felici di ospitarli per una notte e per onorarli, offrirono la loro stanza da letto.

Il giorno successivo, i due generosi ospitanti salutarono i due angeli con un velo di tristezza poiché nella notte appena trascorsa era morto il loro cane fedele.

Quando i due angeli furono nuovamente in cammino, uno dei due mostrò perplessità nei confronti del compagno per non aver fatto nulla per salvare il cane di quei due anziani generosi, mentre aveva restaurato e pulita la stanza del commerciante.

L’altro angelo rassicurò il suo compagno perché aveva chiesto al Signore di chiamare il cane al posto di uno dei due anziani che quella notte doveva morire.

Al commerciante si era prodigato per murare il tesoro che il crollo del muro aveva portato alla luce.


Morale: Non sempre il motivo per ciò che si fa si può ricavare da ciò che si vede.

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