ETT: Colgo l’occasione per sciogliermi un dubbio.
Osservando la specie umana, noto, con viva curiosità, una certa
tendenza di molti umani a emergere rispetto alla massa.
Insomma, io ho l’impressione che
facciate a gara per prevalere tra di voi nel rincorrere riconoscimenti e
raggiungere ciò che voi chiamate “fama”.
LUIGI: Io aggiungerei ricchezza e gloria!
ETT: La difficoltà di trovare una spiegazione a questo fenomeno, si
trasforma in mistero se penso che la vostra vita dura, se va bene, cento anni e
del dopo non sapete nulla.
Inoltre, per centrare questo obiettivo, conducete una
vita frenetica fino al punto da consumarla tra mille sacrifici.
Ho notato che molti di voi si rovinano la vita per diventare
ricchi e utilizzano il denaro accumulato per comprare medicine.
Il tuo amico Antonio è un esempio di questi strani individui.
Come ben sai, egli ha lavorato per un lungo periodo della sua vita
senza risparmiarsi con l’intento di diventare ricco e permettersi qualsiasi bene
di lusso, dalle auto alle barche, passando per le belle donne.
Il risultato che ha ottenuto è stato l’infarto cardiaco e il
litigio dei suoi eredi.
A nulla è servita la ricchezza nel momento di
salvare la sua vita compromessa da uno stile cieco quanto stupido.
LUIGI: Hai ragione, ETT!
Noi umani, pur di inseguire chimere che
plagiano la nostra traballante autostima, diventiamo autodistruttivi.
Spesso, agiamo come automatismi privi si consapevolezza poiché immaginiamo
scenari frutto di sortilegi, nati da limiti non accettati e da presunte
capacità inesprimibili.
Ognuno di noi inconsapevolmente non accetta di essere un’insignificante parte di
qualcosa d’immenso e ha paura dover ammettere di nascere e morire come il
passaggio di meteore;
non vuole essere dimenticato; vuole lascare la prova del suo
passaggio tra i vivi di questo pianeta.
Capita ad alcuni che, sfiorando la morte, capiscano il significato
vero del vivere;
capiscano il valore del presente e il piacere di sottendere
con il sentimento a qualsiasi atto di vita.
Presente e futuro, per noi umani, non esistono.
Questi sono
trappole in cui molti cadono.
Concentrandoci nel passato e nel futuro, ci sfugge
il presente e ci ritroviamo vecchi e inutili quando ormai il corpo bussa alla
mente per chiederle la resa.
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