Chi
non crede nei miracoli non vive su questo pianeta!
Questa
è la frase che ripeto a me stesso quando eventi che tradiscono clamorosamente
le nostre presunzioni, si pongono alla mia attenzione.
Siamo
inclini ad assumere certezze per le quali l’istinto è l’unico garante
disponibile, per cui, quando la convinzione cementifica l’assunto, escludendo
l’accesso al dubbio, il miracolo diventa l’unico strumento utile per il
ravvedimento.
Ragionando
a posteriori, ci si rende conto dell’infondatezza della presunzione e della
cecità prodotta dalla convinzione.
Tutto
questo dire, mi serve per introdurvi l’abilità del caso nel manifestarsi come
magia.
Il
caso è un film diretto da un regista invisibile che ha l’obiettivo di comporre
un puzzle interpretabile soggettivamente e congruente a un piano strategico
occulto, volto all’intera comunità universale.
La
tragica morte della ragazza calabrese, uccisa e bruciata viva da colui che si
professava “fidanzato”, mette in discussione il significato dei valori umani e
la certezza che questi possano continuare ad essere i riferimenti canonici dell’uomo
in quanto a essere sociale.
Già
dalla sua epoca, il grande Foscolo si preoccupava del decadimento valori morali
e di come questi potessero essere tramandati alle future generazioni.
Siamo
convinti tutti della qualità dei sentimenti indotti dalle sue poesie e siamo
altrettanto certi, dello slancio emozionale che potremmo sperimentare se egli
stesso ci raccontasse come si possano interpretare le sue idee nel nostro
cotesto moderno post-duemila.
Con
il pensiero, laddove Foscolo potrebbe rispondermi, mi piacerebbe porre qualche
domanda.
LUIGI: Perdonami l’ardire
Ugo, ma che cosa vuoi intendere con queste parole: "A egregie cose l forte animo accendono l’urne de'
forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta.”
che le ricetta.”
FOSCOLO:
Caro Luigi, tu mi chiedi ciò che già conosci per averlo studiato a scuola!
Comunque, accetto volentieri la tua provocazione e pregusto il diletto nel
disquisire sui valori del tuo tempo.
LUIGI:
Suppongo che ti sia difficile interpretare i segni del mio tempo!
FOSCOLO:
Qui, in Paradiso il tempo non esiste per cui ciò che per te è stata evoluzione,
per me è un permanere in altre forme.
Non
ti stupire, ma ti assicuro, che da quassù sappiamo tutto a proposito di “Amici”,
“Il grande fratello”, di Internet, di “sballo”,
di telefonini, Iphon, la crisi, omicidi, eccetera.
LUIGI:
Mi rendi facile il colloquio!
Bene, dimmi come si conciliano le realtà che hai appena nominato con il simbolismo
espresso nei tuoi “Sepolcri”?
I
messaggi che ci hai lasciato attraverso le tue bellissime poesie potrebbero
essere ancora validi?
Le
stesse tue poesie hanno ancora un valore e una capacità di produrre i risultati
per i quali la tua vena poetica si è magnificamente espressa?
FOSCOLO:
Luigi, nel tuo tempo e per ciò che in esso è intuibile, proverò a confezionarti
una risposta.
Abbandonerò il mio tono poetico per far spazio alla praticità
della risposta. Mi rivolgerò alla tua umanità per appendere un senso per cui
anche la mia poesia ha contribuito.
Il
Vostro futuro prevede un grande cambiamento di cui alcuni intuiscono i primi
segni. Esso si presenterà come una rivoluzione silenziosa nella percezione
della realtà.
Ineluttabile e inarrestabile, genererà un rovesciamento del mondo
e niente di ciò che conosci, sarà più così stabile e inamovibile come lo
percepite adesso.
Qualcosa
di nuovo si sta affaccerà innescando un cambiamento radicale.
LUIGI:
Sii più chiaro, perché non ti seguo.
FOSCOLO:
Il modo di essere dell’uomo non può mutare improvvisamente. Abbandonare gli schemi
mentali assunti sin dai primi passi dell’intelligenza umana, è un processo
impossibile da ricondurre alla logica corrente.
Sarà necessario un vento
culturale che spinga nella direzione delle facoltà umane rivolte verso l’anima,
per iniziare una rivoluzione culturale senza precedenti.
Vivere per vegetare,
dimenticando la vera essenza per cui siamo umani, dovrà costituire il rischio
da rifuggire. Qualora questa consapevolezza entri sottoforma di nuovi modelli nella
società, il fattore umano troverà posto e logica in un contesto culturale di
una umanità “nuova”.
L’accadere
di qualsiasi cosa diventa possibile soltanto nell’attesa soggettiva e fiduciosa
del suo esistere.
Credere fermamente che il mondo possa evolvere nella
direzione più consona al sentire intimo, in linea al sentimento universale d’Amore,
è fondamentale per consentire l’innesco del grande incendio della
trasformazione.
I
momenti difficile, attuali vanno superati stringendo nel cuore la convinzione che
l’universo è amore e deve evolversi per forza nel bene.
LUIGI:
In quest’ottica, le tombe dei grandi uomini dovrebbero comunicare ai virtuosi
il loro esempio e stimolarli a proseguirne l'opera, attraverso l’onda delle
possibilità, lasciata libera di interagire con la sensibilità di ognuno e
favorire l’espansione della coscienza collettiva.
La tua poesia è un omaggio
allo sforzo profuso da tutti i grandi protagonisti della storia affinché l’umanità
potesse affermare se stessa nel progetto di espansione dell’amore.
FOSCOLO:
Luigi, mi stai dando la certezza per cui la mia opera abbia sollevato almeno un
granellino di sabbia nella tempesta del sapere universale.
Tornerò
nel passato a tacere, ma prometto a tutti i giovani di parlare continuamente al
loro cuore.
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero