venerdì 31 maggio 2013

LA SPERANZA




Capita che la vita
ti mette in ginocchio,
tenta di spezzare
le tue ali in volo
e di distruggere
i tuoi sogni
in mille pezzi.

Anche se …
hai voglia di mollare
non  arrenderti mai,
devi sempre lottare
per la conquista
di te stesso nel mondo.

Sono la speranza,
non ti abbandonerò mai,
in me troverai
 la  forza di lottare
e di conquistare
a piccoli passi la voglia
di credere nel prossimo.

Cercami nel tuo cuore,
è li troverai la mia dimora,
vedrai amore e potenza,
capacità che non credevi di avere.

Se cerchi
ancora più a  fondo,
troverai chi ti ha amato,
ferito e asciugato
le tue lacrime.
Tutto questo servirà
per  ritrovarmi,
sono la speranza,
che ti darà nuova linfa
per credere sempre in te.


by Carmen Percontra



Speranza, accieca i miei occhi 
così io possa immaginarti sempre bella.

Gli anni passano
e le tue promesse diventano leggere.

Alberghi nel mio cuore
contando i battiti.

Speranza, visita il mio ardore,
così io attinga da te la forza 
per combattere contro i miei fantasmi.

Tienimi per mano fino al giorno in cui 
non più mi serviranno gli occhi per guardarti.

by Luigi Squeo


Senza motivo



Siamo lanterne che illuminano caverne.

Temiamo l'aperto perchè il sole ci spegne.

Vogliamo essere amati a prescindere dai nostri difetti.

Vogliamo amare senza fatica, 
senza riconoscere le debolezze dell'amato.

Scegliamo i piaceri perchè si rivolgono a noi stessi.

Scegliamo le passioni perchè ci portano passivamente con loro.

Scegliamo di essere incompresi per essere al centro del mondo.

Ci perdiamo nel fare per non soffrire nel pensare.

Dimentichiamo di dover morire perchè presumiamo di essere eterni.

Ci raccontiamo bugie per non impazzire.



giovedì 30 maggio 2013

Dialogando con Ugo Foscolo


 
Chi non crede nei miracoli non vive su questo pianeta!

Questa è la frase che ripeto a me stesso quando eventi che tradiscono clamorosamente le nostre presunzioni, si pongono alla mia attenzione.

Siamo inclini ad assumere certezze per le quali l’istinto è l’unico garante disponibile, per cui, quando la convinzione cementifica l’assunto, escludendo l’accesso al dubbio, il miracolo diventa l’unico strumento utile per il ravvedimento.

Ragionando a posteriori, ci si rende conto dell’infondatezza della presunzione e della cecità prodotta dalla convinzione.

Tutto questo dire, mi serve per introdurvi l’abilità del caso nel manifestarsi come magia.

Il caso è un film diretto da un regista invisibile che ha l’obiettivo di comporre un puzzle interpretabile soggettivamente e congruente a un piano strategico occulto, volto all’intera comunità universale.

La tragica morte della ragazza calabrese, uccisa e bruciata viva da colui che si professava “fidanzato”, mette in discussione il significato dei valori umani e la certezza che questi possano continuare ad essere i riferimenti canonici dell’uomo in quanto a essere sociale.

Già dalla sua epoca, il grande Foscolo si preoccupava del decadimento valori morali e di come questi potessero essere tramandati alle future generazioni. 

Siamo convinti tutti della qualità dei sentimenti indotti dalle sue poesie e siamo altrettanto certi, dello slancio emozionale che potremmo sperimentare se egli stesso ci raccontasse come si possano interpretare le sue idee nel nostro cotesto moderno post-duemila.

Con il pensiero, laddove Foscolo potrebbe rispondermi, mi piacerebbe porre qualche domanda.

LUIGI: Perdonami l’ardire Ugo, ma che cosa vuoi intendere con queste parole:  "A egregie cose l forte animo accendono l’urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta.

FOSCOLO: Caro Luigi, tu mi chiedi ciò che già conosci per averlo studiato a scuola! Comunque, accetto volentieri la tua provocazione e pregusto il diletto nel disquisire sui valori del tuo tempo.

LUIGI: Suppongo che ti sia difficile interpretare i segni del mio tempo!

FOSCOLO: Qui, in Paradiso il tempo non esiste per cui ciò che per te è stata evoluzione, per me è un permanere in altre forme.

Non ti stupire, ma ti assicuro, che da quassù sappiamo tutto a proposito di “Amici”, “Il grande  fratello”, di Internet, di “sballo”, di telefonini, Iphon, la crisi, omicidi, eccetera.

LUIGI: Mi rendi facile il colloquio!

Bene, dimmi come si conciliano le realtà che hai appena nominato con il simbolismo espresso nei tuoi “Sepolcri”?

I messaggi che ci hai lasciato attraverso le tue bellissime poesie potrebbero essere ancora validi?

Le stesse tue poesie hanno ancora un valore e una capacità di produrre i risultati per i quali la tua vena poetica si è magnificamente espressa?     

FOSCOLO: Luigi, nel tuo tempo e per ciò che in esso è intuibile, proverò a confezionarti una risposta. 

Abbandonerò il mio tono poetico per far spazio alla praticità della risposta. Mi rivolgerò alla tua umanità per appendere un senso per cui anche la mia poesia ha contribuito.

Il Vostro futuro prevede un grande cambiamento di cui alcuni intuiscono i primi segni. Esso si presenterà come una rivoluzione silenziosa nella percezione della realtà. 

Ineluttabile e inarrestabile, genererà un rovesciamento del mondo e niente di ciò che conosci, sarà più così stabile e inamovibile come lo percepite adesso.

Qualcosa di nuovo si sta affaccerà innescando un cambiamento radicale.

LUIGI: Sii più chiaro, perché non ti seguo.

FOSCOLO: Il modo di essere dell’uomo non può mutare improvvisamente. Abbandonare gli schemi mentali assunti sin dai primi passi dell’intelligenza umana, è un processo impossibile da ricondurre alla logica corrente. 

Sarà necessario un vento culturale che spinga nella direzione delle facoltà umane rivolte verso l’anima, per iniziare una rivoluzione culturale senza precedenti. 

Vivere per vegetare, dimenticando la vera essenza per cui siamo umani, dovrà costituire il rischio da rifuggire. Qualora questa consapevolezza entri sottoforma di nuovi modelli nella società, il fattore umano troverà posto e logica in un contesto culturale di una umanità “nuova”.

L’accadere di qualsiasi cosa diventa possibile soltanto nell’attesa soggettiva e fiduciosa del suo esistere. 

Credere fermamente che il mondo possa evolvere nella direzione più consona al sentire intimo, in linea al sentimento universale d’Amore, è fondamentale per consentire l’innesco del grande incendio della trasformazione.

I momenti difficile, attuali vanno superati stringendo nel cuore la convinzione che l’universo è amore e deve evolversi per forza nel bene.

LUIGI: In quest’ottica, le tombe dei grandi uomini dovrebbero comunicare ai virtuosi il loro esempio e stimolarli a proseguirne l'opera, attraverso l’onda delle possibilità, lasciata libera di interagire con la sensibilità di ognuno e favorire l’espansione della coscienza collettiva. 

La tua poesia è un omaggio allo sforzo profuso da tutti i grandi protagonisti della storia affinché l’umanità potesse affermare se stessa nel progetto di espansione dell’amore.

FOSCOLO: Luigi, mi stai dando la certezza per cui la mia opera abbia sollevato almeno un granellino di sabbia nella tempesta del sapere universale.

Tornerò nel passato a tacere, ma prometto a tutti i giovani di parlare continuamente al loro cuore.   


mercoledì 29 maggio 2013

Sono solo parole

Foto: ............................ciao piccola..............riposa nel cielo, dove non ci sono persone cattive...ma angeli.........

Sono soltanto parole, le mie.

Sono gocce di sangue, le tue.

E' un  dolore vigliacco, per chi ti ama.

La bugia della vita

Foto: Se il tuo lume brilla più degli altri siine felice, ma non spegnere mai il lume degli altri per far brillare il tuo.
- Proverbio Orientale



Impotente a ciò che non si comanda,
 l’anima s’attarda al giorno che nasce.

Adagiata nella monotonia che l’avvinghia, vede se stessa.

Inesorabile, illumina le debolezze.

Riporta alla consapevolezza il dì or trascorso.

Come il frastuono di un treno in corsa 
sferza l’orecchio per l’urlo della rotaia in pena,
così anela per l’oggi come ieri,
per la calma del vento nuovo.

Il pensiero ancor vaga per le vacillanti certezze.

Lo spirito non ha disfatto le valigie.

Il cuore batte imperterrito.

Aspetta di scoprire la bugia della vita.

martedì 28 maggio 2013

Test di laboratorio per il Virus dell'amore

Brano tratto dal "Il mondo meraviglioso dell'anima" - edito Zedda

Marco era un giovane che manifestava strani sintomi. 

Aveva paura di rivolgersi dal suo dottore, poiché non potendo essere del tutto sincero nel fornire i dettagli del suo malessere, avrebbe potuto indurre il medico a prescrivere farmaci inopportuni.

I suoi genitori notando un continuo essere abulico, schivo, taciturno e triste, pensarono a un malessere interno del proprio figlio.

Tentarono di parlarne, ma Marco assicurò tutta la famiglia che nessun problema lo torturava.

I genitori non si arresero e convinsero il figlio a sottoporsi a normali esami clinici di laboratorio.

Tra le analisi necessarie, i genitori chiesero al medico di inserire i test rivelatori d’uso di droghe. 

L’amicizia del padre di Marco con il responsabile del laboratorio di analisi, rese possibile che questo tipo di indagine rimanesse oscurata al giovane ragazzo.

L’apprensione dei genitori per l’esito degli esami insospettì Marco, per cui giocando d’anticipo, si recò dal laboratorio e facendo valere la sua data di nascita, come chiara indicazione di persona adulta e responsabile di se stesso, ritirò gli esiti dei test.

Ovviamente erano tutti negativi, ma per non deludere le aspettative dei suoi genitori, con grande arte trasformò alcuni esiti in positivo.

Trasformandosi in attore consumato e assicurandosi che la busta contenente gli esiti fosse ben chiusa, depositò il plico sul tavolo del salotto di casa e uscì.

Era il tardo pomeriggio e solitamente i suoi genitori rientravano alla sera. 

Forse quel giorno suo padre sarebbe passato dal laboratorio per ritirare gli esiti, prima di rincasare.

Per dar tempo e modo di costruire castelli in aria e far sfrenare la fantasia dei suoi genitori, Marco pensò di andare al cinema, così, ritirandosi un po’ più tardi del solito, avrebbe avvalorato la fantasiosa trama del figlio drogato che brancola per posti diffamanti nella notte.

Il rientro dei genitori di Marco, a dir poco, fu tragico!

La lettura degli esiti dei test fece saltare sulla sedia suo padre, il quale per aver senso del grado di gravità della situazione, volle subito telefonare in privato al suo amico analista.

La situazione divenne surreale quando l’analista cascò dalle nuvole, assicurandogli che avendo effettuato di persona gli esami egli era certo dei risultati esattamente opposti a quelli riferiti dal padre di Marco.

La lunga amicizia con l’analista consentì al padre di ottenere subito le prove certe della manomissione dei referti.

Il padre si precipitò nella stanza del figlio per trovar traccia di qualcosa che potesse confermare o smentire il suo pensiero.

In un cassetto, accuratamente preparata, trovò una lettera; ecco il contenuto:

“Cari genitori, a malincuore e con modi ingannevoli, io sono riuscito a rompere la vostra indifferenza.

Mi dispiace per il cattivo scherzo che ho preparato.

Volevo solo un po’ di vera attenzione, non quella che generosamente mi offrite mentre fate altro o mentre vi preoccupate del vostro lavoro, oppure, quando mi ascoltate con gli occhi all’orologio, al giornale, alla televisione.

Io ho solo voi come riferimento per risolvere i miei problemi.

È vero, non mi fate mancare niente!

Ho soldi in tasca, indosso bei vestiti, posso contare su raccomandazioni quando servono.

Chissà quanta gente vorrebbe stare al posto mio.

Nonostante tutto, mi sento tradito da qualcosa che non mi spiego.

Sento di essere stanco, solo, svuotato di stimoli. Vorrei impegnarmi in un progetto ed essere seguito, sostenuto, incitato da voi.

No! Non dovete sostituirmi con voi stessi, nemmeno affermare la vostra capacità, bravura, influenza, con la motivazione di voler il meglio per me.

Voglio il padre che non perde tempo con me.

Voglio una mamma che non guarda a ciò che mi manca, ma che guarda nel mio cuore, che si accorga se mi sono innamorato di una ragazza o se ho fatto qualche brutta di figura con un amico.

Voglio una famiglia come quella di Antonio, che mi dice di aver fame a mezzogiorno, ma non può mangiare prima che tutta la sua famiglia sia seduta attorno al tavolo.

Ho modificato i risultati dei test cambiando solo un aggettivo.

Papà, se avessi avuto coraggio e confidenza con l’analista gli avrei chiesto di esaminare lo stato della mia anima, un test sulla qualità dell’amore in circolo nella mia anima.

Non so se conosce le metodiche adatte allo scopo, ma sicuramente, non potrà dirti nulla di me, se gli chiedi i valori della glicemia, azotemia, colesterolo, THC.

Grazie a voi, le medicine per il corpo, possiamo comprarle, sono sempre disponibili e pronte in farmacia.

Le medicine per l’anima, non bastano tutti i soldi della terra per comprarle, eppure si trovano molto vicine.

Sono dentro di voi!”.

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