sabato 18 novembre 2023

Il regno della lucertola

 

 

Luca era un bambino che amava trascorrere molto tempo fuori di casa, all’aperto tra i campi incolti appena fuori paese. 

Il silenzio della natura, complice con la frescura mattutina, era un soliloquio delle piante e dei piccoli animaletti che egli riusciva a scorgere. 

Il tepore accogliente di un posto al sole, era la carezza che il buon Dio non gli faceva mancare; era sicuro di essere vegliato.

Seduto su un masso, accuratamente scelto, osservava ogni cosa che potesse bloccare il suo sguardo sempre curioso. 

Un giorno, vide una lucertola un po’ più coraggiosa delle altre che gli dava l’impressione di fissarlo o almeno, che lo volesse guardare attentamente. 

Non curante del rischio di sporcarsi i calzoni o di macchiarsi il giubbotto del verde-terreno, si stesi pancia sotto davanti al nascondiglio della lucertola. Immediatamente l’amica scomparve. Deluso, rimase lì per terra ancor un po’, osservando a pochi centimetri dai suoi occhi la vita frenetica di un gruppo di formiche. 

Non passò molto tempo, perché si rese conto che la piccola lucertola era riemersa fuori dalla tana e con una sequenza di movimenti a scatti della testa, perlustrava il territorio circostante. Mantenne il fiato sospeso e cercò di rimanere immobile; non voleva spaventarla nuovamente. Nonostante tutta l’apprensione per rendersi invisibile, dopo pochi attimi l’animaletto, allarmato dal suono del suo respiro, si rigirò per nascondersi definitamente nella tana.

Luca, disteso sul manto erboso, allineò la testa con superficie del prato. Quel mondo piccolo, visto dalla sua altezza, allora gli sembrava una prateria di curvi fili d’erba. Gli alberi si erigevano al cielo come giganti dotati di mille braccia con le mani perse tra chiome di foglie. E il cielo si mostrava lontanissimo fino a ricordargli l’infinito. Assisteva allo spettacolo della natura. Quel mondo, che pur essendo fuori di sé, sentiva di averlo dentro. Lo ammirava come estensione di sé stesso e facendone parte, sentiva tutto l’orgoglio del creato.

Luca è diventato adulto ma il suo cuore è rimasto bambino.

 

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