Sfidar lo sguardo per
navigar tempeste, innalza il cor.
Perenne naufrago, nella perduta
isola m’areno.
Al cavalcar dei giorni
scruto orizzonti.
Novelle speranze fissano
occhi in direzioni lontane.
Tuoni e saette annunciano amor
e ancor prossimo,
d’un tratto un bacio m’allieta.
Dolce elisir di dolor svanito.
Eterno timbro di gaio ricordo.
Bolla trasparente di ameni sorrisi.
Vagar nel mondo, messaggero di gaudio mi vesto.
Parole al vento son vettori.
Emozioni gentili son colori al viso.
Collinette audaci sotto drizzi peli, si chiaman
brividi.
Che il bacio tuo d’amor stordisce.
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