Se appartieni alla schiera dei
frequentatori di Facebook, fai parte di un nuovo modo di far opinion, sei un
campione statistico che concorre a formare il “sentiment” di coloro che si
affidano alla rete per esternare idee più meno congruenti.
La novità del fatto
sta proprio che alcuni studiosi tendono a valorizzare questo aspetto e lo
stanno già studiando per capire in che modo interpretarlo prima di affidarlo
all’utilizzo degli interessi commerciali o politici che siano.
Come ogni novità che si affaccia
tra le realtà umane, anche questa crea schieramenti.
Ci sono coloro, amanti
della tradizione, che minimizzano la novità, fidando nell’ignoranza come forza
di stabilizzazione e di continuità.
Ci sono, invece, i più attenti, forse anche
curiosi, che non lasciano nulla al caso o al “non provare”, i quali,
percorrendo le nuove strade, si comportano come le navi rompighiaccio che
solcano mari apparentemente gelati in superficie.
Quest’ultima schiera di
audaci è poco numerosa ma ha il vantaggio di arruolare velocemente
simpatizzanti.
Una notazione che è incontestabile riguarda l’età degli
esploratori.
Sono giovani intraprendenti che scegliendo di non perder tempo a
lamentarsi e di non dar forza a chi crede di pensare per loro, scuotano la
novità per cercare il modo di ottenerne benefici.
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