LUIGI:
ETT, sai che ieri sono stato a Lecce?
ETT:
Il tono della tua voce mi anticipa umori piacevoli.
LUIGI:
Non ti sbagli, perché ho trascorso un’insolita giornata di vento e sole.
ETT:
Non penso che le condizioni meteorologiche abbiano determinato il tuo stato.
LUIGI:
Infatti, è stata l’occasione per conoscere gente squisita.
ETT:
Luigi, ti conosco!
Ti basta poco per affibbiare dolcezza ovunque, specialmente se
ci sono donne.
LUIGI:
Hai ragione, ho conosciuto molte donne con un fattore comune: dolcezza ed
eleganza.
ETT:
Ecco! Non farai un torto agli uomini amici?
LUIGI:
Essendo uomo, confido nella condivisione del mio stesso piacere e quindi mi
concederanno di farli passare momentaneamente in secondo ordine.
ETT:
Avanti raccontami tutto, che cosa avete combinato.
LUIGI:
Abbiamo fondato un’associazione culturale.
ETT:
Tutto qui?
LUIGI:
Aspetta che ti dica tutto!
I
miei nuovi amici (nuovi perché prima erano virtuali) sono speciali.
ETT:
Dici sempre così quando conosci nuova gente!
LUIGI:
Questa volta è diverso!
Non erano i soliti amici degli affari o della compagnia
d’intrattenimento.
Sono
amici importanti!
ETT:
Ma va! Ho imparato da te il significato di questa parola.
LUIGI:
Credimi ETT, io non mi sono mai unito a un gruppo che non fosse stato di tipo tecnico
e che abbia avuto dichiarate propensioni all’arte, alla poesia o alla cultura
un generale.
Questi
miei amici mi faranno vivere una nuova esperienza e non mi vedranno come un
noioso, arido professore d’informatica.
ETT:
Sentiamo, che cosa hanno di speciale?
LUIGI:
Avrei da raccontarti di tanti particolari, tutti interessanti.
Intanto,
hanno la cordialità dell’essere; l’umiltà dell’ascolto; la simpatia dei sorrisi.
ETT:
Ti fanno sentire un pesce fuor d’acqua?
LUIGI:
Sì, ma per la mia inadeguatezza.
ETT:
Luigi, ti stai offendendo da solo?
LUIGI:
Non fraintendermi!
Mi riferivo della mia scarsa esperienza nel vivere questo
tipo di convivio.
Il
mio carattere fondamentale riservato, spesso mi offre il solito movimento di
elefante nella cristalleria e l’impaccio conseguente, mi provoca quel senso d’inadeguatezza.
ETT:
Ok, sei assolto! Vai avanti.
LUIGI:
Del gruppo fanno parte poetesse importanti.
Immagina, pubblicano autonomamente
i propri libri.
ETT:
Immagino sì....... cosa intendi!
LUIGI:
Non mi fare apparire come opportunista, ti prego!
Inoltre,
ho conosciuto anche un’artista internazionale.
ETT:
Ora ti credo! Le tue abitudini poco espansive testimoniano lo stupore.
Degli
amici maschietti, non mi dici nulla?
LUIGI:
La semplicità e la simpatia caratteriale sono le loro note più evidenti. Incredibilmente,
a uno di loro mi sono sentito molto affine;
ho
condiviso anche il viaggio per giungere a Lecce.
ETT:
Però, non mi hai raccontato di quella tua amica con cui ti vedo solitamente giocare,
oltre con i versi poetici, anche con il suo nome?
LUIGI:
Ti riferisci a Regina?
ETT:
ovviamente!
LUIGI:
In effetti, chiamandosi Regina ed essendo pure una donna romantica, mi è
impossibile non giocare con l’equivoco legato alla sovrana britannica.
Ti
assicuro che è una donna piena di dinamite e che ha avuto problemi con la penuria
di micce. Penso che scuoterà il suo mondo fino a fargli uscire tutti i suoi
tesori nascosti.
Non
ti nascondo che mi sento fortunato a rientrare tra le sue simpatie.
ETT:
Farò in modo da metterla in allarme!
LUIGI:
Mi fai pericoloso?
ETT:
Io non credo, ma sarebbe meglio che lo decidesse lei!
In
ogni caso, auguro a te e al tuo nuovo gruppo un grande augurio per questa
vostra avventura.
Ogni
persona ha una quantità incredibile di risorse.
Sommando
le singole quantità, il totale è sicuramente maggiore della somma.
LUIGI:
Grazie ETT, informerò subito tutto il gruppo.
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