Molfetta in un tramonto d’estate.
Riflessi di luci d’orate scintillano sulla superficie dell’acqua increspata del porticciolo.
Quella curva insenatura sembra voler abbracciarti nella sua vecchia storia.
Una piccola barca, come obelisco, posta in piena vista sul largo che si affaccia sul porto, si mostra sorretta da un’onda minacciosa.
Ti ammonisce e ti ricorda sfida e amore per il mare.
Giovanna, una giovane scrittrice di storie del cuore, correva in quella brezza serale. Portava con sé una cartella piena di appunti da proteggere. All’improvviso, un colpo di vento le strappò via alcuni fogli, disperdendoli nell’aria.
«No!» gridò, cercando di afferrarli, ma ormai erano volati troppo lontani.
Fu allora che vide Luca.
Un uomo semplice, indossava una camicia un po’ in disordine, raccoglieva con cura i suoi fogli preziosi.
Quando si avvicinò, Giovanna notò le sue mani signorili, e i suoi occhi blu come il colore della mare.
«Credo che questi siano tuoi» disse lui, porgendole i fogli.
«Sei una scrittrice?»
«Sì, ma senza grandi pretese» rispose Giovanna, sentendo un calore insolito salirle alle guance."
Un attimo di silenzio e poi: «E tu?»
«Luca. Professore … o almeno, ci provo» scherzò lui, indicando la borsa sotto il suo braccio, tipica da insegnante.
La brezza continuava a spingere le due figure, ma nessuno dei due sembrava
accorgersene. Erano entrambi presi dalla magia di quel momento.
Luca le sorrise: «Posso offrirti qualcosa al bar? Così rimettiamo in ordine questi fogli… e forse potresti parlami della tua vena artistica».
Giovanna annuì,
come se le fosse stato impossibile rifiutare l’invito.
Mentre camminavano insieme verso un piccolo caffè nascosto tra mura antiche della città, sentì che quella sarebbe stata solo la prima di molte, moltissime
passeggiate.
Perché a volte il destino ha il profumo della sorpresa e quella volta fu coplice una fresca brezza marina.

Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero