Qualsiasi manifestazione di una espressione umana non è libera dai condizionamenti delle necessità dell'anima.
L'artista esprime, tramite la sua sensibilità, ciò che con le
parole sarebbe impossibile mostrare, a causa dei proibizionismi imposti
dalla moralità o dagli schemi educativi assimilati irrazionalmente.
Nascosta sotto le coperte del "Non dico", l'anima si libera ed esprime tutta la sua genuina essenza. L'opera umana diventa allora arte e il messaggio ivi contenuto, si imbeve di nobiltà con il ritorno all'essenza universale. L'intero messaggio si veste con i colori e i significati misurati della sensibilità dell'osservatore.
Può
capitare che in alcuni casi la sintonia sentimentale costruisca un
ponte tra l'artista e l'osservatore, allora si instaura una
comunicazione a due, vera e fortemente emotiva.
In
questa fase, il giudizio è assente mentre impera il piacere della
comunione degli spiriti e lo sguardo fa fatica a staccarsi dall'opera.
Costringiamo l'anima a vivere nel ghetto della materialità e quando qualcuna fugge ... la scopriamo in un artista, in un poeta, in un romantico, in uno scrittore giudato dalla magia del sentimento.
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