martedì 23 gennaio 2024

Aspettando di morire

 

Una massima di Nietzche recita:

“La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli”.

In queste poche frasi sono racchiuse esperienze di vita che gli hanno consentito di concentrare riflessioni, convinzioni, conoscenze di grande valore. Il filosofo, per proprio carattere, avvalorato dallo stile di vita, denota una grande conoscenza dei vizi umani.  Il difetto più difficile da non vedere è quello legato all’impossibilità di poter agire sull’attenzione del prossimo e la incomunicabilità del senso profondo delle esperienze. Raccontare un’esperienza vissuta presuppone un’abbondante presunzione che l’ascoltatore ti ascolti attentamente e che catturi le emozioni trasmesse attraverso la somatizzazione. Il risultato, contando sulla buona fede dell’ascoltare, è assolutamente modesto in termini di alta fedeltà della ricezione.

Sono troppi i muri invisibili che sono eretti da una psicologia individuale complicatissima. Problemi legati a differenze culturali, di maturità, della biologia, del contesto, dello stato emotivo, eccetera, scavano abissi e rendono due persone comunicanti come due costoni di montagne; vicini fino a toccarsi ma separati da una strapiombo.

Nietzche ha tenuto conto di tutto questo e così, egli ha scolpito negli aforismi i suoi messaggi di vita.

Per alcune persone, gli aforismi non esistono; per altre sono solo frasi di un filosofo inebetito; per altri ancora sono solo belle parole da menzionare in particolari occasioni.

Pochi, invece, colgono il senso del messaggio riflesso nella vita di tutti giorni.

Una mia personale traduzione si presenta così:

La vita è fatta di rarissimi momenti vissuti con intensità emotiva e di tantissimi momenti dedicati a mangiare, dormire, lavorare e aspettando di morire. La maggior parte degli uomini, ignoranti su come sperimentare emozioni, rimangono sempre in attesa di eventi indefiniti, associati al caso o alla fortuna, in corrispondenza dei quali sperano di incontrare la felicità”.

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