Due conoscenti incrociano il loro percorso, si
guardano, si salutano e proseguono il loro cammino.
Ricordano due freddi, inerti, meteoriti che percorrono
spazi senza tempo dove solo un conteggio probabilistico riesce a farli incontrare.
Ognuno di noi è una girandola di colori, ma ciò che
lascia intravedere solitamente è l’incolore.
Solo quando i sentimenti vengono
fatti risuonare, allora, come la coda del pavone, i colori si diffondono, prendono
vivacità e si scatenano in mille tonalità.
L’anima entra in scena!
Camminare quasi curvi, con lo sguardo sulle scarpe e
alzare educatamente la testa per salutare, sono atteggiamenti incolori. Camminare e andare oltre, facendo finta di non vedere
chi ti passa accanto, è triste. Salutare con flebile voce o farlo frettolosamente, sono
occasioni perdute per stare meglio e di godere di te stesso.
Due uccelli volano nel cielo e si divertono a
sfiorarsi tra di loro.
Si dicono:
- “Guarda come sono bravo, lo faccio per Te!”.
- “Sì, è vero! Sei bravo; proverò a farlo anch’io!”.
- “Voleremo insieme sulla testa di quella strana
specie che si dice umana”.
- “Sì! Pensano di avere l’esclusiva della natura e
perdono il loro tempo a litigare o a disconoscersi!”.
- “Purtroppo, Loro sono intelligenti e hanno bisogno
di ragionare”.
- “Ora basta, continuiamo a volare altrimenti ci
perdiamo la bellezza di questo fresco mattino di primavera”.
Mentre succedeva questo, due vecchi amici di infanzia,
si incontrano per strada e dopo un abbraccio soffocante, non trovano altre
parole per dire:
“Io sto Bene! Tu?”.
“Anch’io sto bene! Che piacere rivederti!”.
Il tumulto dei sentimenti ha creato l’effetto “collo
di bottiglia”.
Le parole sono state poche, ma la gioia, la vitalità e
il piacere di essersi incontrati, sono stati senza misure.
I due uccelli continuarono a volare e divertirsi per
tutti i giorni della loro vita rubando in ogni attimo, il calore al sole,
l’ebbrezza al vento, il piacere alla vita, l’amore al suo simile.
I due amici continuarono a incontrarsi. Prima si
salutavano educatamente, poi cominciarono a essere più formali e infine,
dimenticarono di salutarsi.
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