Mi presento come inventore del DECILOOK (DBL).
Non temete,
l'oggetto da me inventato non è pericoloso e né il suo nome lo troverete nel
vocabolario di inglese.
Si tratta di una
particolare unità di misura.
La parola deriva
dall’unione di DECIBEL e LOOK.
I fisici, matematici,
elettronici sanno che cosa è il DECIBEL; per gli altri mi assumo la
responsabilità di spiegarlo a parole tenere.
Qualunque segnale
che diffondiamo, indipendentemente dal suo tipo (voce, azione, pensiero, ecc),
è costretto ad essere interpretato del destinatario.
Chi riceve il
segnale, per qualsiasi motivo, non è quasi mai nelle condizioni ideali per
riceverlo correttamente.
Disturbi di vario
genere intervengono per abbattere il tono e il significato.
Alcuni esempi di
corruttori del messaggio sono: scarsa attenzione, rumori di fondo, preconcetti,
diffidenza, precauzioni, condizionamenti vari.
Il DECIBEL, quindi,
misura il rapporto tra il valore del segnale inteso dal trasmettitore e il valore
del rumore che lo deprime.
Ovviamente, più alto è il rumore maggiormente risulta
trasfigurato il significato associato al messaggio.
Se poi, la qualità del
messaggio è già scadente nel momento della sua diffusione, figuriamoci che cosa
potrebbe giungere ai destinatari.
Inoltre, la scarsa
capacità dell’essere umano di mantenere la concentrazione nel momento dell’interpretazione
del messaggio, impone una misura su scala logaritmica.
In parole semplici, la variazione dell’attenzione
subisce variazioni a volte lentissime a volte brusche.
La seconda parte
del mio termine coincide con il verbo “to LOOK at”, che significa “GUARDARE a”;
intendendo con questo di riferirmi all’idea di dedicarsi con attenzione all’acquisizione
del messaggio.
Perché ho deciso
di usare il verbo guardare?
Semplicemente perché
io non riesco a concentrarmi se non guardo negli occhi chi vorrebbe comunicarmi
qualcosa di importante.
In questa ottica,
la mia unità di misura è fantastica perché mi permette continuamente di
verificare quanto io sia utile e importante per chi mi ascolta.
Riportando il tutto su una scala
da 1 a 10, nei rapporti giornalieri solitamente misuriamo 3/4 DBL con
conoscenti, si arriva ai 4/5 con gli amici, mentre con le persone che vogliamo
bene si arriva a 7/8.
Si sfiora il 9 per
i casi speciali.
Il 10 è riservato ai casi teorici.
Voi, che indice
pensate di misurare?
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