Gli uomini inconsapevolmente operano
secondo motivazioni che si riscoprono soltanto a posteriori.
Non mi riferisco a
quelle apparenti, dettate dalla sapienza, dalla logica o dalla necessità, ma a
quelle dettate da un’apparente ovvietà. Ogni essere umano è diverso da un altro,
perché?
Sprecar parole per motivare differenze così
evidenti, è un modo per annoiarsi o filosofare.
Per rispondere al quesito, divertendoci, mi servo di un elemento d’informatica: il BIOS.
Ogni essere umano ha un BIOS magistralmente
configurato e personalizzato dal Padre eterno.
Il
Bios è un circuito microprogrammato, dotato di una memoria minima
necessaria a consentire al computer di partire e riconoscere le risorse
di base per il suo normale funzionamento.
Nel
caso dell'essere umano, il bios è veramente qualcosa di standard
impiantato nel cervello che permette la compatibilità tra anima e corpo.
Le
particolarità costruttive del corpo fanno sì che esso, per
svolgere alcuni compiti basilari, deve rivolgersi a
un interlocutore in grado di parlare una “lingua“ standard alla
componente spirtuale e razionale dell'uomo, operando in modo da
nascondere i
dettagli biologici, specifici del corpo della particolare persona su
cui il bios è impiantato.
Questo
disaccoppiamento tra il modo di agire (software) e le esigenze del
corpo (hardware), crea quella diversificazione di fatto che rende unico
ogni esemplare umano e offre al Creatore una maggiore libertà
progettuale.
Infatti, il progettista del carattere degli uomini,
nel definirlo, non deve più preoccuparsi di quali segnali emotivi e di quali temporizzazioni
sono necessarie usare nella comunicazione tra i neuroni nel cervello e il
movimento delle mani, ma delaga il tutto al dispositivo standard.
Questo interlocutore è, appunto, il BIOS (Basic Input/Output System), un programma
relativamente piccolo ma di fondamentale importanza, sempre più spesso
memorizzato su chip e alloggiato sulla nostra motherboard.
Il BIOS può essere aggiornato senza dover
rinascere qualora l’esperienza traumatica modifichi la sua configurazione.
Se si riuscisse a scoprire dove risiede il
nostro BIOS, sfruttando la clonazione, potremmo vivere in eterno.
In questo modo avremmo rubato un grande segreto
a quel burlone del buon Dio.
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