La violenza è la forma di inciviltà più alta che l’umanità possa considerare. Il modo di esercitarla non colpisce soltanto chi la subisce ma anche chi assiste. Può succedere che assistere ad una violenza non provochi il naturale effetto di compartecipazione al dolore della vittima. Empatia zero! In questi casi, lo spettatore ha perso l’essenza che lo rende umano.
In sostituzione di un “essere” umano, scopriamo una macchina che si alimenta con il male. Questo tipo di combustibile, per detonare, ha bisogno di essere riconosciuto come male. Per quanto orrore può un’azione suscitare, tanto più dimostrato si intende il riconoscimento del male.
Mi chiedo: In una graduazione del male, che cosa è più male di un altro male?
Ardere un uomo vivo è un male peggiore di chi non inorridisce ad assistere?
Sono in tanti a guardare filmati di orrore, iniziando dal ragazzino che gioca su Internet e finire ai capi di stato.
Da insegnante navigato, non ho potuto evitare di spaventarmi quando sorpresi un sedicenne a divertirsi mentre guardava filmati di violenza. Notai un'insana eccitazione per aver visto scene terribili di carneficina.
Nel mio sconvolgimento mi chiedevo: “Cosa posso aspettarmi di più per dire che stiamo perdendo l’essenza umana?”
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