Uno dei miei
valori di cui volentieri mostro fede ed entusiasmo è la LIBERTA’.
Non mi riferisco
alla libertà intesa come assenza di impedimenti fisici, impossibilità di
muoversi, di decidere per se stessi, esprimersi, e in definitiva, di esserci
come essere umano; queste sono necessità connesse alla natura umana,
esattamente come mangiare, bere e dormire.
Immagino che se io
andassi in giro con un cartello su scritto: “Viva la libertà di mangiare e
bere”, e non mi facessi credere un barbone, un disperato o con un termine
elegante, un senza tetto, tutti mi guarderebbero come se fossi un matto e
forse, suscitando compassione, farei raccolta di viveri.
La minaccia della libertà
su cui voglio guidare la vostra attenzione è quella più fine, quella che
potrebbe distruggere anche la vita di colui che vive nel lusso.
Si tratta di
quella minaccia che è determinata dai riflessi delle azioni eseguite dagli
altri.
Queste proiezioni negative di energia nella nostra sfera, sono
provocatoriamente irradiate per rivoluzionare il nostro mondo interiore e farci
assumere decisioni improprie o condividere idee che in altri momenti avremmo
considerato inconsistenti.
Per esempio, se
assistessimo a una scena di prevaricazione, il nostro istinto ci imporrebbe di
parteggiare per la vittima e se questa si dimostrasse debole, incapace di
difendersi, scatterebbe automaticamente rabbia e odio.
Qualunque azione che si
intraprendesse successivamente sarebbe giustificata dalla causa generatrice
dell’odio.
Se riflettente per
qualche minuto, converrete con me che si tratta di vera violenza, attinente
alla sfera interiore. In ultima analisi, ci troviamo di fronte a una minaccia
della LIBERTA’ di altissimo valore e cioè quella di scegliersi la serenità come
opzione di vita.
Qualcuno potrà
obiettare chiedendomi come sia possibile cautelarci, mantenendosi impassibili
in quelle scene dove estraniarsi significherebbe vigliaccheria o nel caso
migliore apparire come colui che se ne infischia.
La ricetta, io non
sono riuscito ancora a trovarla però una frase letta occasionalmente aiuta a
fornire uno spunto:
Tradotto nel mio
modo di vedere:
Io non sono Santo,
o comunque i Santi sono pochissimi, per cui, lasciatemi una consolazione quando
qualcuno, minacciando la mia libertà interiore, mi fa odiare: esercito un mio
diritto!
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