giovedì 21 dicembre 2023

Convinzioni sbagliate

 

Marco usava l’autobus per recarsi all’università per cui si muoveva nei soliti ritmi dell’abitudine e incontrando le stesse persone che per vari motivi prendevano l’autobus a quella stessa ora.

Una mattina assistette a una scena che lo occupò mentalmente per molto tempo dopo.

Sul mezzo pubblico c’era un ragazzo accompagnato da sua madre. Probabilmente quel ragazzo doveva avere qualche problema di instabilità mentale, per questo motivo viaggiava accompagnato dal genitore.

Marco lo vedeva abbastanza spesso su quella linea mattutina.

Chi lo avesse visto per la prima volta, si sarebbe stupito nel vederlo sempre indaffarato a cercare qualcosa sotto i sedili.

Quel giorno, però, l’autobus era piuttosto affollato e lui stava in piedi. Non si capì come, ma fu evidente che il ragazzo si ritrovò senza una cinghia a cui aggrapparsi. Di fronte a lui, nel pochissimo spazio libero, c’era una bella ragazza in abiti piuttosto succinti.

Marco, da dove era seduto, verso il fondo dell'autobus, poteva osservare la scena. Vide il ragazzo agitarsi; le sue mani si contraevano. Alla fine non resistette e allungò entrambe le mani verso la vita della ragazza.

Per fortuna, un liceale si accorse di cosa stava succedendo; afferrò per polso il ragazzo e lo trascinò lontano dalla donna, prima che portasse a termine il suo intento.

La ragazza non si accorse di nulla. La mamma del ragazzo, invece, senza conoscere il motivo del gesto del liceale, cominciò ad urlare, vomitando fiumi di parolacce e rivendicando una presunta insensibilità per le persone con disabilità.

Il liceale non reagì, sia perché lo ritenne inutile e antipatico da spiegare, sia perché era giunto a destinazione e stava per scendere dall’autobus. La Signora continuò a sbraitare anche dopo che l’autobus riprese a muoversi.

Marco non potette evitare una sua riflessione:

“I giovani desiderano il sesso. Questo è perfettamente naturale. Però, essere handicappato ... che sia fisicamente o mentalmente... non dovrebbe renderlo diverso; non gli si dovrebbe consentire di fare qualunque cosa. Evidentemente quella signora era convinta che a suo figlio fosse riservato per diritto un trattamento speciale indipendentemente dal tipo di azione intrapresa.

Quando si tratta di sesso, le persone portatrici di handicap sotto certi aspetti non sono diverse dalle altre. La madre di quel ragazzo si era comportata da idiota perché aveva reagito senza capire che cosa il figlio stesse facendo; aveva ignorato la realtà di quel momento.

Mi dispiace dirlo senza mezzi termini. Ma purtroppo è così! Il mondo, è pieno di idioti.

Comunque. Qual è il punto della questione?

Ci si dovrebbe sforzare a vedere le cose per come sono.

La realtà è la realtà … ed è inconfutabile!

Occorre aprire gli occhi, ma soprattutto la mente.

Si sa che Il mondo è PIENO di cose che non si capiranno mai. 

Se si lascia che le convinzioni limitanti diventino pregiudizi si rischia di restringere ancora di più la mente."

 

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