sabato 20 aprile 2013

Esseri riflettenti


Opera di Silla Campanini

Riflesso può essere un raggio di luce che incontrando una superficie non trova accoglienza.

Il livello di ostilità alla luce da parte del corpo, determina un parziale attraversamento del raggio.

Quella parte di raggio che vince la resistenza della superficie e penetra nel corpo, lascia un dono.

Si tratta di energia che, rimanendo prigioniera all'interno, migliora la qualità della sostanza di cui il corpo è formato. 

La restante parte del raggio, desolatamente, prosegue il suo viaggio verso altri corpi meno ostili, dove poter liberare tutto il suo tesoro.

I raggi luminosi sono visibili all’occhio umano, ma i raggi interferenti dei nostri sentimenti sono trasparenti e carichi di un’energia non esprimibile con le leggi della fisica.

Il potere dei raggi del cuore è ancora più forte di quelli connessi con il pensiero e di conseguenza l’energia coinvolta è di gran pregio.

L’umanità trascura questi raggi soltanto perché non riesce a catalogarli o non è capace di attribuire un modello logico compatibile con i riferimenti canonici della scienza.

La certezza che qualcosa che vada oltre il visibile e contro l’attuale razionalizzazione delle idee, esiste.

Riscontrare affinità con qualcuno o il sentir a “pelle” alcune inclinazioni o provare inspiegabili attrazioni per atteggiamenti, toni di voci, posture, quadri, poesie, ecc, sono tutte manifestazioni di quell’energia che ci attraversa quando un nostro amico incrocia sguardi, scambia parole o semplicemente siede vicino.

Esattamente come siamo fatti, di carne e ossa, così portiamo a spasso questa specie di energia del cuore che usiamo per investire chi ci accompagna.

Qualcuno di noi, purtroppo, potrebbe emettere un basso gradiente di questo fuoco più che umano; in tal caso si comporta come un’isola nell’oceano o come un corpo opaco incapace di splendere. 

Ci sono individui per i quali il fuoco rimane imprigionato, chiuso all'interno di una superficie dura e riflettente, queste persone sono sempre sole anche se vivono in mezzo alla folla.

Altri, fortunati, vivono irradiando luce e per questi la simpatia è la prima parola che ci viene spontaneo pronunciare.

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