domenica 16 marzo 2025

Un dialogo fra bambini


Carletto e Robertino sono due bambini che si parlano nei momenti di socializzazione all’asilo.

Robertino aveva assistito all’incontro di Carletto con la mamma all’uscita dall’asilo. Così ricordandosi delle coccole ricevute dall’amichetto, decise di porgli una domanda che avrebbe voluto fare molto tempo prima.

“Carletto, parlami della tua mamma, com’è?”

“La mia mamma è sempre con me, mi legge le favole e spesso mi porta alle giostrine. Lei mi vuole tanto bene … anche se qualche volta sono monello.”

“Si, però, dimmi di più… come ti senti quando ti bacia e ti stringe al petto?” Insistette il bimbo, riproponendo la domanda in modo più preciso.

“Sono felice e vorrei che continuasse. Non so dirti bene cosa mi succede, ma mi prende una certa magia che mi fa sentire speciale. Il mio cuore batte dí più ed io sento il suo così vicino che credo di stare dentro di lei.” Rispose Carletto mentre il suo viso si illuminava.

“Che bellooo. Come volevo provare anch’io questa tua gioia!"


Carletto, stupito, domandó: “Perché dici questo? La tua mamma è diversa dalla mia?”

“Penso che tutte le mamme sono belle, ma la mia non c’è più. Papà mi ha detto che è in cielo. Io però non ci credo. Non capisco perché è andata via senza di me. Ti giuro che non sono stato mai così cattivo da costringerla ad abbandonarmi.”

Carletto restó incredulo e un po’ terrorizzato all’idea di immaginarsi senza della sua mamma. Appena si calmò, disse con convinzione: “No, non è possibile che sia andata via. Ogni mamma non lascerebbe mai il suo bambino.”

Tentando di non piangere, Robertino rispose:
“Eppure é così! Non so a chi dirlo quanto mi sento tanto solo. Il mio papà fa di tutto per farmi dimenticare la mamma ed io gli faccio credere che ci riesce. Non voglio che sappia quanto mi manca e che rinuncerei a tutti i giocattoli del mondo pur di averla con me almeno un giorno. Povero papà, lo sorprendo molte volte incantato a pensare a chissà cosa. In quei momenti sono sicuro che pensa a lei.”


Carletto prese la mano di Robertino e suggerì: “Dai, ora giochiamo insieme e aspettiamo che la tua mamma ritorni. Sai, succede anche a me di stare lontano dalla mamma. Però, poi ritorna e dimentico tutte le mie paure. Non può esistere un bambino senza della mamma … lo ha detto la maestra all’asilo!”

Robertino strofinò la mano sull'occhio destro da dove era sfuggita una lacrima e si immerse nei giochi.

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