martedì 16 aprile 2024

Una storia di fantasmi?

 

Una sera tardi d’inverno mentre ritornavo a casa dopo una lunga giornata impegnativa accadde un fatto inspiegabile. Percorrevo la sinuosa strada che si snoda tra le desolate terre della Murgia pugliese.  Erano passate le nove serali, ma in tempo d’inverno e senza illuminazione si aveva l’impressione della notte tarda. Io ero l’unico viaggiatore, guidavo e occasionalmente davo uno sguardo al cielo stellato … era una trapunta di diamanti. Forse quelle visioni hanno contribuito a creare il mistero intorno alla scena che si compose dopo.

Mi trovavo nei pressi di una cava e approfittati di un rientro della corsia stradale per rispondere ad un impellente bisogno fisiologico. Accostai l’auto nei pressi di una radura polverosa, ricca di cespugli affastellati a formare un muretto verde. Uscii dall’auto e mi approcciai davanti al cespuglio per risolvere il problema fisiologico. Contemporaneamente, non perdevo di vista quello spettacolo unico offerto dalle stelle. La luna era regina, degnamente onorata dalle collane d’argento sparse intorno a lei. Il rumore della macchina, lasciata appositamente in moto, faceva contrasto con la quiete della natura. Non nascondo che quel rumore mi rassicurava dalla paura di quel luogo solitario. Non ho mai creduto ai fantasmi, ma quella circostanza mi induceva qualche perplessità.

Avevo da poco iniziato il processo biologico quando ad un tratto tra i cespugli credetti di vedere due brillanti occhietti che mi osservavano. Immaginate il mio stupore! Interruppi ogni cosa e con la massima fretta rientrai in auto per riprendere il cammino. Mentre guidavo cercavo di darmi una spiegazione all’accaduto. Mi dicevo: “era una volpe che mi scrutava?”. Subito dopo scartavo questa idea perché sapevo che le volpi fuggono alla vista dell’uomo. Inoltre, quello sguardo assomigliava molto a quello umano. Ma l’ipotesi che fossero gli occhi di un essere umano, non mi convinceva perché quel cespuglio era troppo basso per nascondere la mole di un corpo. Non mi davo altre spiegazioni se non quella che avendo guardato a lungo il manto stellato, probabilmente nei miei occhi si era fissata la luce di due astri vicini. Dovevo accettare forzatamente questa spiegazione poiché lo sguardo di quella entità nascosta tra i cespugli mi era vivo.

Quando ne parlai ad un amico, mi raccontò che queste visioni sono molto comuni in quei luoghi dove qualcuno perde la vita e non si rassegna a lasciare la terra. 

Vi confesso che rabbrividii.

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