venerdì 10 gennaio 2014

La rivoluzione silenziosa ..... pronosticata da ETT


Molfetta 

(continuazione dell'articolo precedente)



LUIGI: Tutto ciò che sfugge al pensiero umano, è riconducibile all’errore del paradigma mentale oppure alle naturali limitazioni biologiche? 

In altre parole, Il “nulla” da te prospettato, potrebbe essere intercettato e prendere un senso anche nel nostro mondo?

ETT: Gli umani debbono fare i conti con altissime barriere le quali, oltre a inibire le grandi visioni, intervengono apportando distorsioni demotivanti.

LUIGI: Ti riferisci, forse, a quella specie di pregiudizi che impediscono ad un pensiero nuovo di prendere forma?

ETT: Non soltanto! E’ consuetudine tra voi umani di aggettivare in modo negativo qualsiasi esperienza o proposta che si allontani dal pensiero comune.

E’ molto facile timbrare con la “pazzia” o la “stranezza” una idea straordinaria. 

La conseguenza del giudizio negativo si traduce, prima, in aggressione intellettuale e successivamente nell’isolamento della persona rivoluzionaria. 

L’esploratore dei nuovi percorsi, se vuole insistere nell’affermare le nuove idee, deve sottoporsi a prove che mettono in discussione le proprie capacità di intendere e volere.

Queste prove non sempre si superano e il risultato finale è l’aria nuova che viene spazzata via dalla stasi intellettuale. 

La rivoluzione viene spostata in avanti sulla linea del tempo, sperando che nell’immediato futuro il metro del giudizio possa cambiare.

LUIGI: Hai descritto perfettamente quello che succede!

Devo aggiungere un altro particolare a questo tuo rilievo che, visto da occhi extraterresti, potrebbe rivelarsi anche comico.

La nostra storia è ricca di personaggi innovatori, pensatori e scienziati che hanno fornito un contributo veramente importante per l’evoluzione dell’intera umanità. 

Questi illustri rappresentanti della nostra specie hanno dovuto subire derisioni e alcuni anche persecuzioni fisiche ed intellettuali, prima di essere riconosciuti come benemeriti della società. 

Non sono stati pochi i casi in cui grandi uomini sono diventati tali soltanto dopo la loro morte.

ETT: Dopo tale premessa, la risposta alla tua domanda è un po’ più facile da intuire.  
Nel vostro mondo arrivano segnali in mille forme diverse e tutti attraversano mezzi non sempre adatti alle loro caratteristiche.

La diversa sensibilità di ogni umano riesce a cogliere solo piccole tracce di queste comunicazioni dell’universo.

Percezioni, affinità, sesto senso, e parole simili sono i vostri sintomi verbali che manifestano una ingiustificata convinzione di un potere, di un volere e di un possibile sapere che superano i limiti della razionalità.

LUIGI: Quale modo di agire o pensare suggerisci di adottare per amplificare le sensazioni che potrebbero ricondurci in una dimensione diversa da quella attuale?

ETT: Io credo che dobbiate dare spazio e credito a qualcosa che vi caratterizza maggiormente, senza inseguire affannosamente tecnologie eclatanti.

LUIGI: Scusami se ti contraddico, ma è grazie alla tecnologia che abbiamo potuto conquistare l’agiatezza nell’esistere e per la quale è stato possibile dedicarci al pensiero scientifico oltre che filosofico.

ETT: Rispondendoti con una metafora ti direi che la tecnologia, per voi umani, è come una sedia, buona per  salirci sopra e avvicinarvi al cielo di mezzo metro.

Dovete iniziare ad usare la tecnologia nel modo più vicino al vostro essere umani, e cioè, usarla come accessorio per abbracciare il cuore e la mente.

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