Opera di Ritanna Foti Morasca
Sorpreso dall'immagine di un tempo che fu,
il pensiero scompare tra gli antichi ricordi.
Odori di polveri raccontano di vecchie strade
or vendute all'asfalto.
Quel verde che ritrovavi un po' ovunque,
oasi di vispe lucertole,
or si dice erbaccia.
Il piccolo paese allor brulicava di fontanelle.
Niente plastica s'accostava all'umil lento flusso
d'acqua.
Bambini pasticcioni bagnavano mani e piedi,
a rimediar dell'incauta macchia d'unto su quei
poveri vestiti.
Le toppe non facevan moda
ma imbarazzanti rossori allo scoprir dell'occhio
attento.
Della moneta non c'era uso,
perché il prato era teatro
e il gioco era passione.
Niente musi tristi, soltanto sorrisi.
Mani vaganti che cercano abbracci.
Al calar della sera
stanco d'amor,
s'addormenta il cuore.
Fate e colori illuminavano anche le notti
Così che la magia tutto raccogliesse.
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