opera di Silla Campanini
La
paura è uno degli stati d’animo che gli esseri umani non riescono a
gestire come vorrebbero e allora inventano stratagemmi che hanno come unico scopo
quello di addormentare la consapevolezza.
Dal dizionario, la paura è “stato d'animo,
costituito da inquietudine e grave turbamento, che si prova al pensiero o alla
presenza di un pericolo”.
La paura è una
condizione dell’essere che teme per la propria sopravvivenza e si manifesta con
una rottura dell’equilibrio psicologico e fisico, allertando, così, corpo e
anima per la difesa comune contro la minaccia.
Il corpo e l’anima
si alleano per la battaglia comune e per sconfiggere lo stesso nemico.
Il corpo utilizza
strumenti che gli sono propri e cioè, stupidi.
Ripesca dalla
propria memoria storica reazioni o atti comportamentali che, anche in modo
ingiustificato, hanno prodotto risultati utili in situazioni analoghe.
In altre parole, se
in un evento, la paura è stata alleviata dalla presenza di qualcosa, in una
nuova occasione simile in cui si verificano le stesse condizioni di turbamento,
la ricomparsa della stessa cosa provoca l’insorgere di una sensazione di
sollievo.
L’opportunità per la scelta dell’azione adottata è garantita soltanto
dal ricorso storico.
La stupidità del
criterio consiste nell'applicare la regola meccanicamente e indipendentemente
dell’evento che ha scatenato la paura.
L’anima, più raffinata
invece, utilizza tecniche molto più variegate e personalizzate con le
caratteristiche del soggetto.
L’atteggiamento dell’anima,
diviso tra la razionalità e l’istinto, si rivela attraverso livelli di
profondità di pensiero e della sensibilità emotiva.
Il pensiero conduce
al pronosticare lo sviluppo dell’evento in corso, per modulare il grado di
pericolosità a cui si va incontro.
La sensibilità
sperimenta l’intensità del dolore imminente.
Unendo le tre
tecniche si ottiene una combinazione che nella stragrande maggioranza dei casi
è sbilanciata.
Si oscilla tra reazioni
che vanno da quelle soltanto fisiche, con buio completo della razionalità e
grande esperienza di dolore, per giungere a quelle fredde, impassibili con
grande lucidità di pensiero e assenza di dolore.
Ogni essere umano
occupa un posto in questa scala del “sentire” la paura.
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero