lunedì 15 settembre 2025

Sogni di carta


 

Respirando polvere

in case macchiate di odio

i loro occhi scuri come nocciole

imparano presto a vivere al buio.

 

I bambini siriani

non hanno giocattoli

ma un sacco di juta

per raccogliere legna

da donare alla mamma.

 

Senza pretese attendono la cena

per poi dormire sotto una lisa coperta;

l’infanzia rubata attende ferita

che il mondo la liberi da un incubo atroce.

 

I bambini siriani,

però, sanno sognare:

Verdi cespugli e alberi in fiore

giocare in giardino sull’altalena

aria pulita dalle finestre

profumo di hummus nella cucina

famiglie riunite nei giorni di festa.

 

Sorridere almeno una volta al giorno

veder svolazzare panni puliti

e aquiloni rincorrersi sui tetti di Aleppo.

 

Ma il suono delle sirene

spalanca gli occhi color di nocciole:

unica amica la propria paura

si corre tutti al vicino riparo.

 

E i loro aquiloni non volano più:

i bambini siriani

fanno sogni di carta

che le notti divorano

con il fuoco dei mortai.

  di Giovanna Sgherza

 

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