Innamorato
son di tè, viso dolce.
Ameno
è il tuo mirar supplichevole,
arma letale per il cuore senza difese.
Acceso
è il tuo sorriso,
brucia
gioia per fugar mestizia.
Anche
a voi, mute parole,
che
timore vi coglie,
l’udir
s’arrende.
Scintille
o lampi, non più distinguo,
son cieco
del piacer satollo.
Pensier
felice,
sfugge
al labbro.
Sfrontato
osa copiar l’anima.
Lasciar
traccia, vorrebbe,
e adagio,
posa passione,
qual timbro
di eterno amore.
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