Se esiste una legge che dovremmo eleggere ad assioma, è quella che
assegna all’agire la priorità più alta tra le decisioni da assumere nelle attività concorrenti e
alternative.
Arrovellarci nel giudicare opportuno se agire o rimaner fermi, non
prendere decisioni, è una situazione molto ricorrente nella quotidianità.
Ovviamente, non far nulla ci evita di assumere rischi ma
cancella l’opportunità presente e tutte quelle che da questa potrebbero
innescarsi.
Positive o negative che siano le conseguenze, agendo è sempre una
richiesta che facciamo alla vita e dalla quale attendiamo il responso.
Tra gli effetti secondari prodotti dall’agire, rileviamo almeno un
paio di fattori da considerare.
Il primo, abbastanza funzionale, ci impedisce di perdere tempo nel
recriminare o a criticare gli altri.
Il secondo, molto più nobile, consiste nella possibilità di
arricchire l’archivio storico degli eventi sperimentanti.
Si diventa più esperti
nell’arte più antica e fondamentale: la vita.
Secondo il mio modesto parere, il premio Nobel non si dovrebbe
assegnare soltanto a coloro che compiono atti o ricerche di grande valore per l’umanità,
ma anche a coloro che dimostrano di avere profuso una grande densità di sforzi
per coprire tutte le aree dell’interesse umano.
In altre parole, si dovrebbero
prendere in considerazione anche chi ha fallito più di altri per giungere a un
obiettivo.
Queste persone “attive” conoscono, oltre alla strada del successo,
mille e più altre strade che portano al fallimento.
Per me, sarebbe molto più semplice e sicuro, chiedere consiglio a
chi ha fallito un’infinità di tentativi, percorrendo strade alternative, anziché rivolgermi a chi ha conosciuto quell’unica
strada per giungere al successo.
Chi agisce rende importante la sua storia e lo fa nella misura in
cui il suo passato è stato vivo.
Jean-Paul Sartre, nella sua opera, “L’Essere e il Nulla" affermava:
“Io solo
posso decidere in ogni momento "dell'importanza" del mio passato: non
discutendo, deliberando e apprezzando il tale o il tal altro avvenimento
precedente, ma pro-iettandomi verso i miei scopi, io salvo così il passato con
me e decido con l'azione il suo significato”.
Non avete scampo, se non agite, buttate via la vostra vita perché attendete
soltanto di invecchiare.
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