mercoledì 19 marzo 2025

Auguri, papà

 

Caro papà,

oggi si celebra la tua festa. Io sono felice per questo anche se per me tu sei importante in ogni minuto della mia vita.

Il tuo ruolo nel mio mondo d’amore potrebbe apparirti secondario rispetto a quello della mamma, ma ti assicuro che non è assolutamente così!

I miei pochi anni mi chiedono di più la presenza di mamma, ma questo non vuol dire che non ho bisogno di te. Devi sapere che noi piccoli non abbiamo ancora imparato a fare le differenze. Non siamo in grado di avere una misura d’amore che ci permette di fare confronti.

Ti faccio un esempio. Tra i miei giocattoli trovo il leone, la giraffa, l’elefante. Ognuno di questi è bello e mi piace. Non capisco perché mi dovrebbe piacere di più la giraffa rispetto al leone. Entrambi sono miei ed esistono per farmi contento.

Sarebbe sciocco dire che non mi piace la giraffa perché ha il collo lungo, poiché diversamente non sarebbe più una giraffa. Oppure, sarebbe ancor più sciocco dire che non mi piace il leone perché fa paura; se non fosse così, non sarebbe un leone. Quindi ogni presenza ai miei occhi è bella e importante soltanto per il suo essere.

Non ti far ingannare da alcuni miei atteggiamenti. Mi fai ridere quando ti vedo preoccupato perché traduci qualche mia reazione come un gesto rifiuto. Noi bambini abbiamo i nostri tempi e le relative necessità.

Ora, papà, ti svelo un segreto. I bambini hanno dei modi naturali di comportarsi che l’adulto razionale giustifica negativamente. Ti ricordi quando tentavo di colpire con la testa il tuo viso? Ovviamente, tu e mamma mi avete rimproverato e riconosco che dovevate farlo! Però, sai perché lo facevo?

Per puro amore! Ti stupirai, ma è la verità.

Prima di giustificare questa risposta, voglio chiederti: quali sono i modi che ha un bambino per esprimersi e farsi capire, tenendo conto che non è ancora in grado di manifestare in chiaro le proprie necessità, ansie o paure?

Gli adulti conoscono un’infinità di parole eppure non si intendono, figurati come potrebbe farlo un bambino che mozzica le poche parole sentite un po’ qua e un po' là!  Di sicuro, pronuncio con chiarezza soltanto due parole: mamma e papà; tutte le altre sono ancora in costruzione.

Ora, però, ti sto scrivendo usando le parole del nonno. Così, tramite lui posso darti la spiegazione per le mie testate e ogni altro comportamento strano che ho assunto (compreso il lancio del peso finito malauguratamente su un posto sbagliato).

Lo sai cosa fanno i cuccioli dei leoni quando incontrano il loro padre? Li prendono a testate? Credi che vogliono fare del male? 

Per il leoncino è inconcepibile che il suo gesto possa provocare danni o suscitare una dura reazione del papà. Egli è convinto che l’enorme forza e autorevolezza del genitore sia la garanzia della sua immunità e quindi certezza di docile accettazione della birichinata. Pertanto, le testate del leoncino sono da interpretare semplicemente una ingenua provocazione del piccolo che intende provare l’amore del papà leone. Inoltre, il papà leone sarebbe stupido se prendesse sul serio le testate del leoncino e reagirebbe con una zampata pericolosa sul visino del cucciolo.

L’altra cosa che fa arrabbiare anche mamma riguarda il lancio degli oggetti. Non immagini come mi diverto vedendo le vostre facce sorprese!

Non credi che sia un bel modo che ho inventato per richiamare la vostra attenzione?

Ecco, noi bambini usiamo modi semplici per attirare attenzione. Beh, può succedere che qualche oggetto finisca nel posto sbagliato (come, per esempio sullo schermo della televisione), ma è dovuto al fatto che non siamo giocolieri, capaci di destinare con precisione il lancio.

Ho notato il tuo viso dispiaciuto, papà Scusami.

Il nonno mi dice che tutti i papà sono ponti silenziosi che uniscono le sponde di fiumi agitati. Sostengono il peso del loro compito con dedizione e lo fanno senza tanta scena. Loro si accontentano della gioia di preparare in discrezione un futuro luminoso per i loro figli.

Nel giorno della sua festa, il pensiero rivolto al papà è un riconoscere il suo impegno per rendere la strada della vita dei propri figli priva di ostacoli, ora e in futuro.

Grazie, papà.

martedì 18 marzo 2025

Il ruolo dei geni paterni nei figli

 

Il ruolo del padre è cambiato molto negli ultimi decenni. Negli anni '60 era raro crescere in una famiglia monogenitoriale: solo il 10% dei bambini veniva cresciuto solo dalle proprie madri. Oggi, si stima che fino al 40% dei bambini venga cresciuto principalmente dalle proprie madri.

Senza una figura paterna, i bambini hanno meno probabilità di avere stabilità finanziaria quando crescono, meno probabilità di andare bene a scuola e persino di avere un vocabolario più limitato rispetto ai bambini i cui padri sono presenti! Per non parlare delle implicazioni per la salute emotiva e spirituale generale.

In uno studio del 2015 su Nature Genetics, gli scienziati hanno scoperto che l'espressione di migliaia di geni diversi nei topi cambiava a seconda del genitore da cui provenivano. Circa il 60% dei geni dei padri erano più espressivi di quelli delle madri.

In altre parole, prendi metà del tuo DNA da ciascun genitore, ma il modo in cui quel materiale genetico si presenta effettivamente non è diviso a metà. Questa è una delle cose più note che i padri trasmettono ai loro figli per chiunque sappia qualcosa di genetica.

I bambini ricevono una combinazione di cromosomi da entrambi i genitori, ma le donne hanno solo cromosomi X e quindi possono trasmettere solo un cromosoma sessuale "X" alla loro prole.

Gli uomini hanno cromosomi XY e quindi possono trasmettere un cromosoma "X" (che accoppiato all'altro "X" darà origine a una femmina) o trasmettere un cromosoma "Y" (che darà origine a un maschio).

Purtroppo, non tutto il materiale genetico determina solo se avrai il naso di tua madre, il mento di tuo padre o i famosi capelli pazzi di tuo nonno.

Gli uomini portatori del cromosoma Y hanno il 50% in più di probabilità di avere malattie cardiache e possono trasmetterle ai figli (non è una bella notizia).

Ma, poiché si trova solo sul cromosoma Y, i papà non possono dare lo stesso rischio alle figlie.

Gli uomini anziani che soffrono di schizofrenia o ADHD hanno maggiori probabilità di trasmetterle ai figli. È interessante notare che ciò accade ai padri anziani a causa del modo in cui il loro DNA cambia con l'età. Poiché le donne nascono con tutti i loro ovuli per tutta la vita, il DNA che trasmettono ai figli non cambia nel tempo.

Fortunatamente, l'infertilità non impedisce necessariamente alle persone di diventare genitori.

I padri che concepiscono tramite fecondazione in vitro dovrebbero sapere che i loro figli hanno maggiori probabilità di lottare contro l'infertilità, secondo uno studio del Journal of Human Reproduction.

I geni maschili per la salute dentale sono espressi più di quelli di tua madre. Ma questo potrebbe essere un bene; se tua madre ha dovuto mettere l'apparecchio, ma i denti di tuo padre sono immacolati, è meno probabile che tu abbia bisogno di cure dentistiche.

 

La fenomenologia: dalla matematica alla filosofia come scienza rigorosa (Husserl)

Edmund Husserl (1859-1938)

Sartre, Heidegger, Merleau-Ponty, Paul Ricoeur e tutta una serie di scuole filosofiche sono diventate scie luminose nel panorama filosofico occidentale per merito di un grande pensatore:  Edmund Husserl.  Egli è conosciuto nella storia della filosofia come il padre della fenomenologia.

Nasce da una famiglia ebrea l’8 aprile del 1859 a Prossnitz, in Moravia. Muore nel 1938.  Si dedica anzitutto alla matematica, si laurea in matematica; ed è proprio grazie alla matematica che si è rivolge alla filosofia con lo stesso rigore. 

Perché proprio la matematica? Perché essa lavora sull’astrazione. 

Cosa significa?  

Tutte le operazioni di astrazione stanno all’origine della costruzione di qualsiasi concetto aritmetico e/o geometrico. 

Per esempio: se consideriamo un insieme finito concreto (gli abitanti di una città, le pagine di un libro e le dita di una mano) si perviene alla costruzione del concetto di numero cardinale, prescindendo, o facendo appunto “astrazione” della natura dei singoli oggetti. Così il numero 3 si ottiene per astrazione dall’insieme dei lati di un triangolo, il numero 4, dall’insieme degli Evangelisti. 

Dunque astrarre matematicamente e disquisire filosoficamente, significa, in qualche modo, applicare uno stesso metodo.

Riprendendo il nodo essenziale del discorso, Husserl si avvicina alla filosofia partendo dai concetti, dalle idee, dall’iperuranio platonico. Il piano su cui egli lavora, si definisce tecnicamente, “eidetico”, legato appunto alle “idee”. Questo atteggiamento, questa postura rivolta alle idee prenderà il nome di “Fenomenologia”. 

Cosa significa fenomenologia? 

Significa accompagnare per mano la tua coscienza conoscitiva finita sino alla coscienza conoscitiva assoluta. Husserl, per rendersi verosimilmente accattivante userà la parola “fenomenologia” al posto di “scienza filosofica”.  La fenomenologia diventerà un nuovo modo di approcciarsi alla conoscenza; diventerà il luogo della mente e delle cose sensibili. 

La conoscenza che abbiamo delle cose non riguarda la cosa in sé, ma il suo rapporto conoscitivo con essa. In altre parole, quando ho memoria di un oggetto, l’oggetto non è semplicemente nella mia memoria, ma “è” la mia memoria. La conoscenza di un oggetto è sempre un fatto mentale. Tutti gli oggetti alla nostra vista, che sia una pianta, un libro, una donna, poco interessa. Ciò che a me interessa è la coscienza che io ho di quella pianta, di quel libro, di quella donna. Per Husserl la coscienza è tutta fenomenologica. Nel senso che ogni nostro pensare, percepire, ascoltare, riflettere su un certo oggetto è compreso nella coscienza. Appurato il fatto della coscienza, Husserl dice un'altra cosa: la coscienza ha un suo modo di comportarsi: si esprime. 

In che modo? “intenzionalmente”. 

La coscienza è intenzionalità. Essa è rivolta sempre verso qualche cosa, qualche oggetto. Questo oggetto è sempre se stesso che si mostra alla coscienza. Questo è ciò che comporta la filosofia di Husserl, o meglio, la fenomenologia di Husserl: una filosofia teoretica applicata rigorosamente alla vita che incontriamo. 

di Fabio Squeo

lunedì 17 marzo 2025

Migliorare la durata della tua salute


Molti presumono che, poiché sono anziani, sia troppo tardi per avere un impatto sulla loro salute e sul loro benessere futuri. Dicono cose come: "Devo accettare di essere anziano e che avrò molti problemi in futuro. Non c'è niente che io possa fare al riguardo, quindi non ha senso concentrarsi su cosa mangio o quanto mi alleno a questo punto".

Si sbagliano!

I dati di molteplici studi clinici di alta qualità dimostrano che prestare attenzione al proprio stile di vita a qualsiasi età aiuta in modo significativo a prevenire le malattie croniche, allungando la durata della salute (anni vissuti senza malattie significative) e allungando la durata della vita. Non di poco, ma di anni sostanziali.

Non è mai troppo tardi per adattare il proprio stile di vita per una salute migliore.

Uno studio del 2023 ha scoperto che il 71% delle persone di 50 anni e più afferma che se ci fosse una pillola che allungasse la loro durata di vita e, soprattutto se aumentasse il periodo di tempo in cui sono sani prima di morire, la prenderebbero volentieri.

Ci sono molte pillole e pozioni che tanti cosiddetti esperti e organizzazioni raccomandano. Ma la verità è che, se anche una è veramente efficace, non è stata dimostrata in uno studio scientifico imparziale pubblicato su una rivista medica autorevole e sottoposta a revisione paritaria.

Ricorda anche che nessun medicinale è completamente privo di effetti collaterali.

Ma esiste un approccio collaudato per migliorare la durata di vita e la salute. Il problema è che richiede tempo e impegno praticamente ogni giorno. Ma questo approccio funziona davvero. È meglio iniziare relativamente giovani, ma ha comunque dei benefici, anche a partire dalla mezza età o dalla tarda età avanzata. Il costo in euro è irrisorio, ma il costo in termini di tempo, sebbene reale, non è eccessivo.

Si tratta di vivere la propria vita ogni giorno con un adeguato:

- esercizio fisico,

- un piano alimentare sano,

- gestire lo stress,

- dormire bene la notte,

- evitare il tabacco,

- mantenere il consumo di alcol a un livello modesto,

- mettere alla prova il cervello e interagire regolarmente con amici e familiari.

Questi sono i sette punti chiave per un invecchiamento sano.

Il risultato non è solo una maggiore durata della vita. Significa sentirsi meglio giorno dopo giorno. Questa potrebbe essere una ragione sufficiente, ma significa anche prevenire quelle malattie croniche così spesso associate all'invecchiamento, come obesità, diabete, malattie cardiache, cancro, ictus e Alzheimer. 

Ciò significa che sarai in grado di goderti la vita in uno stato di salute per un periodo di tempo sostanzialmente più lungo: una maggiore durata della salute.

 

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