venerdì 22 settembre 2023

Amore impossibile

 

 

Una bellissima bionda ragazza passeggiava con il suo fidanzato. Mostrava animosità e disprezzo per il mondo che la circondava. Probabilmente, perché era cieca e si sentiva esclusa, commiserata. La sua acredine le impediva di frequentare molti amici. Il suo fidanzato, innamorato pazzo di lei, soffriva quando si parlava dei valori dell’amicizia, tolleranza e amore. Assisteva alla sua rabbia causata dalla impossibilità di cambiare il suo stato. Spesso si confrontavano in un colloquio che mirava a favorire la serenità interiore per entrambi.

-“Carlo, perché il mondo è cattivo?”

-“Amore mio, è il tuo cuore in pena a dipingerlo brutto e scostante.”

-“Capisco che mi vuoi bene e vuoi mitigare la mia sofferenza di donna cieca. Sappi però che il mio handicap accresce la sensibilità e per questo riesco a percepire più a fondo i sentimenti di chi mi parla.”

-“Allora sai che ti amo tanto e mi dispiace che tu manifesti dolore.” Disse Carlo, stringendole la mano.

-“Sì, so bene che mi ami, perché sei un uomo buono.”

-“Mi sposeresti?” domandò Carlo, volendo provare la sua sincerità.

-“Se un giorno acquistassi la vista ti sposerei senza esitazione.”

La ragazza era nella lista d’attesa per i trapianti di retina. Finalmente, giunse il giorno in cui fu chiamata dall’ospedale. Sottoposta all’intervento, riacquistò la vista.

Quando si incontrò con il suo fidanzato lo vide bellissimo, ma sorprendentemente cieco, come era stata lei!

-“Cara, ora vedi?”

-“Sì, Carlo! Sono rinata.”

-“Sono felice più di te. Ora che vedi ci potremo sposare?” chiese il ragazzo felicissimo.

-“Sposare? Per fare cosa? Caro, uno di noi due è cieco! Non potremmo mai essere felici. Mi dispiace, ma voglio una vita diversa.”

Il ragazzo scoppiò in lacrime e disse:

-“Ti capisco, cara. Io voglio che tu sia felice. Abbi cura di te stessa e dei miei occhi!”  

giovedì 21 settembre 2023

Estrema generosità d'amore

 

 

 

 

 

 

Era una bella giornata di primavera, due fidanzati escono in moto per una breve escursione.

Nel corso della passeggiata, il ragazzo, alla guida, sembra che acceleri. La moto corre oltre i 100 km/h.

La ragazza, spaventata, urla: “Rallenta! Ho paura.”

- “Stai tranquilla ... è così divertente.” Rispose il ragazzo con tono calmo e facendo intendere che aveva la situazione sotto controllo.

-“Ti prego, amore, rallenta. È pericoloso!” La ragazza riprese con voce agitata.

-“Va bene, ma dimmi prima che mi ami.”

-“Sì ti amo, ti amo, ti amo … ma fa presto, rallenta!”

“Ok! ora, però, indossa il mio casco che porti al braccio e stringiti forte a me.

La ragazza non perse tempo per attenersi al volere del suo fidanzato.

Il giorno successivo una drammatica notizia apparve nella cronaca cittadina:

Un terribile incidente è accaduto in periferia del paese: una moto con due passeggeri si è schiantata contro un muretto al termine di una folle corsa. Si è salvata soltanto la ragazza che fortunatamente portava il casco. 

La verità fu che il ragazzo a metà distanza dal luogo dell’impatto si era reso conto dei freni bloccati e di non poter in nessun modo fermare la corsa della moto. 

Non volendo allarmare la sua ragazza, le aveva chiesto se lo amasse e l’invito a stringersi a lui, fu l’ultimo abbraccio che ricevette prima che molto probabilmente sarebbe morto. Mentre lei indossava il suo casco, lui pregava Dio che la risparmiasse.

 

mercoledì 20 settembre 2023

Mangiatori di emozioni

 

  Con l'animo sereno .... si sogna ancor prima di chiudere gli occhi [Luigi Squeo]
 
 
Se ci pensate, i concetti effettivamente diversi nel mondo del sapere umano sono pochissimi mentre sono infiniti i punti di vista.

Una legge fisica, una equazione matematica, una congiunzione finanziaria, il bioritmo, l'espressione di un segnale elettrico, video, sonoro e tanti altri esempi ancora, tutte discendono da un'unica forma del fenomeno. 

Estendendo tale idea a qualsiasi altra realtà per la quale non riusciamo ad individuare la logica di riconduzione al concetto primario, possiamo provare ad applicare le implicazioni in qualsiasi ambito.

In questo modo diventa possibile miscelare il sapere e ricavare riflessioni sorprendenti.

Aver imparato in tenera età a dividere e a classificare, abbiamo chiuso la fantasia in scatole a forme prestabilite; abbiamo omologato la realtà; abbiamo definito i canoni del giusto; abbiamo definito i limiti del possibile; abbiamo deciso le regole per rimanere attaccati al suolo e sopravvivere come animali e piante.

Qualcosa, però, sfugge al sistema dei compartimenti stagni e per non determinare scompensi col pensar comune, molti esseri umani chiudono in sè il mondo integrato.

Le persone che sperimentano questo modo "anomalo" di essere e pensare, spesso si etichettano come sognatori: mangiatori di emozioni che rendono la primavera della vita eterna. 
 

martedì 19 settembre 2023

Essere gentili

 

Non ricordo il tuo nome, ma i tuoi modi mi sono familiari  

 [ Oliver Herford]

 

Fin dall'inizio della storia registrata, le buone maniere hanno svolto un ruolo importante nel comportamento.

Oggi ci stringiamo la mano automaticamente, ma l'usanza è iniziata nel Medioevo. Quando due uomini si incontrarono, allungarono la mano destra e si strinsero la mano per mostrare che non intendevano usare le loro spade. È stata una dimostrazione di cortesia e amicizia.

Oggi, le buone maniere sono definite come le forme, i modi e le cerimonie stabilite per favorire il rapporto amichevole, basato sulla purezza del cuore.

Sono codice di comportamento basati sulla gentilezza, sulla considerazione e sull'altruismo, qualcosa che non dovrebbe mai cambiare nel rapporto tra due umani.

Fancis Bacon disse: “Se un uomo sa essere gentile e cortese con gli estranei, dimostra che è un cittadino del mondo”.

Carlo I e II d'Inghilterra copiarono le regole di etichetta della corte francese e ne fecero uno standard di comportamento tra gli aristocratici di tutto il mondo.

Come recita il motto del Winchester College di Oxford: “Le buone maniere fanno l’uomo”.

Le buone maniere sono olio che ungono gli ingranaggi della società. Lo stesso vale per gli affari. Il clima aziendale oggi non può trascurare le buone maniere: è la chiave d'oro del successo!

Come disse una volta John D. Rockefeller: “La capacità di andare d’accordo con le persone è un bene acquistabile quanto lo zucchero e il caffè, e pago di più per questa capacità di qualsiasi altra cosa sotto il sole”.

Le business school di specializzazione potrebbero dirci che “una buona istruzione, buoni contatti e un buon abito” sono tutto ciò di cui abbiamo bisogno per avere successo. Ma hanno dimenticato un ingrediente essenziale: le buone maniere.  Questo è ciò che produce posti di lavoro migliori, clienti migliori e relazioni migliori.

Molti dirigenti hanno credenziali impressionanti, ma mancano delle competenze sociali necessarie per raggiungere il successo completo. Difatti, più un dirigente raggiunge alti livelli, maggiore è la necessità che si allontani dell'arroganza, della maleducazione e del comportamento scortese.

Le buone maniere non si scelgono; fanno parte del modo di essere di una persona; sono uno stile di vita.

Capita spesso di ascoltare proclami di cambiamento; il risultato è sempre lo stesso: tutto come prima.

La vera ragione sta nel fatto che è difficile cambiare senza un vero movente e non si acquisti la consapevolezza dei propri errori.

 

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