venerdì 8 marzo 2013

ETT, saluta nel giorno della donna


ETT: Bella giornata, vero?

LUIGI: Sì, oggi è la festa della donna!

ETT: Allora, perché non corri a comprare le mimose?

LUIGI: Mi dispiace per gli alberi! 
Ho l’impressione di staccare le loro braccia o le dita. 
Io amo gli alberi e amo anche le donne e non vorrei dispiacerli per un amore, forse più egoistico verso le donne. 
Non voglio barattare un amore bello per uno uguale.

ETT: Ma Luigi! Fai una gerarchia anche nell’amore?

LUIGI: No! Ti sbagli, amo troppo le donne per dispiacere gli alberi. 
Se io volessi regalare un mondo d’amore alla mia donna, non lo farei procurando dolore ad un’altra creatura del Signore.

ETT: Dimentichi che le mimose son fiori di un albero?

LUIGI: Certamente, no! 
Però, una persona che ama lo fa a 360 gradi.
L’amore non è selettivo e nemmeno un termine di paragone. 
L’amore è l’essere umano nella sua vera ed originale essenza.  

L’amore è un pezzettino di Dio racchiuso tra muscoli ed ossa

Lo ritroviamo anche tra i fusti e i petali di una pianta, tra gli splendenti colori di un’alba radiosa, tra la candida neve dei ghiacciai, tra le armoniose onde degli oceani e meravigliosamente, tra le vie luminose della galassie.

ETT: Luigi, il tuo solito romanticismo ti fa abbandonare il senso pratico.
Torniamo alla festa della donna. 
Dimmi, farai gli auguri alle tue donne?

LUIGI: Con tutto i cuore, ma ho paura di apparire convenzionale.

ETT: Spiegati.

LUIGI: Molte donne si sentono quasi lese nel sentire le attenzioni soltanto per questo giorno. Loro vorrebbero essere amate e rispettate ogni giorno.

ETT: Mi sembra giusto.

LUIGI: Ovviamente! 
Io credo, però,  che bisognerebbe festeggiare per ravvivare il sentimento.
Tutti sappiamo che il sole è bello, ma se non alziamo mai la testa per ammirarlo, rischiamo di farlo esistere per se stesso.

ETT: Voi umani siete troppo strani, avete bisogno di correre oltre qualunque bellezza per scoprire che la semplicità è la via maestra della natura.

LUIGI: Ett, in qualità di extraterrestre, sii per me il postino, messaggero di un bacio a tutte le donne del mondo, nessuna esclusa.
Se trovassi qualcuna a piangere regalale la magia di dimenticare il dolore.

ETT: Sono un extraterrestre e ciò di cui ogni donna ha bisogno è soltanto sentirsi compresa e accolta tra voi  umani.

giovedì 7 marzo 2013

Una finestra nel cuore



Di bellezza morir divergo,
certo d'annegar nel blu del ciel.

Ricordar di sguardo più dolce,
il pensier rifuta.

Sollazza il cor del fluir di tanto amor.

Volge gioia in disperse mire.

Espande sorrisi sulle bocche più dure.

Purezza incanta per viso sì tenero.

Anche il tempo si fa timido,
al toccar d'incanto.  

Attonito, del piacer son servo.


  

mercoledì 6 marzo 2013

La mia Mamma


Canta cor mio di musica allegra,
della mia mamma fanne melodia.

Giubilo per ogni via, l’aria infesti.
Respiro prospero amor preso.

Sol io, odo di clamori al vento dei ricordi infantili.

Sol io, agito gioia al tuo pensiero.

Sol io, riconosco il tuo sorriso.

Son figlio tuo.

Anima, accendi tutti i colori dell’arcobaleno,
perché non c’è festa più grande d’approntare.

Sole, dipingi il giorno con tutto il tuo ardore.

Mare, dondola le meraviglie del creato.

Anche tu, timida lacrima,
corri allegra sulla mia guancia,
così che io possa risuonar di dolcezza il mondo.

Vento, spingi i desideri,
 alimenta le speranze,

porta con te, fin lassù, il mio bacio.

martedì 5 marzo 2013

Ritrovar la luna



 Foto: BUONANOTTE...UNO SGUARDO ALLA LUNA
E MILLE SOGNI DORATI..

Chino il capo per cercar luna.

Triste per la direzione, miro il tremolio.

Riflette nel pozzo ingenue speranze
ormai cadute dal cielo.

Notti insonni passate ad ammirarti,
quando lucente lassù, io ero il tuo amante.

Allor, senza timori al mio ardir splendevi,
bella per i miei occhi,
magica per lo spirito.

L’altro canto non mostri a niuno, se il tempo non permette.

Or, neve tra i capelli, son pronto al tuo lato scuro.

Esitante cerco conforto nella tua immagine.

Piange il cuor per cotanto amor riverso.

Turbata, cala il tuo raggio d’argento a sciogliere l’ingrato bianco,
e al ciel, il buio ruba,
si che la vita s’infuochi.

Tra i solchi di vecchie lacrime,
scintilla la speranza
e scopro me stesso ad adorarti nella più antica direzione,

laddove il Paradiso indica.


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