In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, regimi autoritari stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante: internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle mani dei cittadini: ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella storia. Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi dei governi e non da noi, gli utenti. Tim Berners-Lee, uno dei "padri di internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento della censura online e di invasione della nostra privacy. Ma se ci opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi che invece si oppongono a questo colpo di mano.
Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: firma la petizione per dire ai governi di togliere le loro mani da internet e poi gira questa email a tutti quelli che conosci.L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU, l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale non meriterebbe una grossa attenzione ma Russia, Cina, Arabia Saudita e altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il controllo di internet da parte dei governi attraverso proposte che permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente, minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. Il dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la necessità di una riforma, ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli interessi degli utenti al centro.L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero e governato nell'interesse pubblico e mostriamo all'ITU e al mondo che non staremo in silenzio di fronte a questo attacco.I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno. Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8 milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.Con speranza,Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
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venerdì 14 dicembre 2012
Vogliono colonizzare internet
mercoledì 12 dicembre 2012
Tristezza d'Amore
AMORE:
Ciao Luigi, ti sento triste. Dimmi, qualcosa ti inquieta?
LUIGI:
Sono triste per causa tua!
AMORE:
Ti sei innamorato?
LUIGI:
Dai non scherzare! Mi hai convinto che amare non è essere innamorati e ora, vuoi
che io lo confonda con l’innamoramento?
AMORE:
Conosco voi uomini! Mi tirate dentro discussioni che non mi competono e allora
faccio buon viso a cattivo gioco.
Forza,
sfogati! Dimmi che cosa non va.
LUIGI:
Mi rattristo vedere associato il tuo nome a parole come “malefico”,
“assassino”, “traditore”, e potrei continuare per molto.
Mi
hai insegnato che l’Amore non conosce cattiveria, è piena dedizione al
bene. Vederti accanto a quelle parole, immagino il declino dell’uomo,
l’inutilità della sua storia.
AMORE:
Ti comprendo, Luigi!
Contemporaneamente,
però, sono costretto a redarguirti.
Hai
dimenticato due elementi importanti che mi caratterizzano.
Il
primo riguarda la gioia di “essere” in Amore.
La persona che mi porta con
sé, deve sorridere, non essere mai profondamente triste, perché porta nel suo
cuore la certezza e la consapevolezza dell’esperienza del bene.
La seconda, non
meno importante, l’Amore non è uno stato di reazione alle esperienze condotte con
gli altri, non è passività interiore.
L’amore è una forza che prescinde
dall’amato e che mira dritta al suo bene.
L’amore si presenta con la forza
del dominatore e non ammette altro se non la vittoria.
LUIGI:
Credo di averlo sempre saputo!
Tu mi parli continuamente e mi rendi un
guerriero frastornato nel mondo degli egoismi e della
materialità.
Alberghi nel mio cuore, ma continuo a chiedermi perché non
invadi il cuore di tutti.
Sei bello, splendente nel cuore di eroi e santi,
mentre rimani eclissato fino ad annichilirti nell’animo di tantissimi uomini.
AMORE:
Studiare d’Amore non si finisce mai!
In
qualità di professore, dovresti saperlo.
La mia volontà e ambizione, mira
esattamente all’obiettivo che lamenti.
Io opero in continua espansione e
invasione del mondo buio al bene.
Ho bisogno dell’apporto di tutti gli esseri
viventi affinché io possa colonizzare tutti i cuori.
Non posso impormi con i mezzi
tipicamente umani, pressoché sbrigativi.
Ho bisogno di consapevolezza e grande
maturità dell’anima umana.
L’uomo
in sé, è fondamentalmente buono, nonostante si tenti di dipingerlo come
diavolo.
Il suo problema è semplicemente di natura funzionale; un po’ come i
tuoi programmi per computer, che inspiegabilmente compiono azioni non previste
dal suo generatore (il programmatore).
Tutti gli uomini vivono la realtà quotidiana
come una propria proiezione mentale, assolutamente originale, e pertanto, costruiscono
dei castelli ideologici responsabili per scelte comportamentali errate.
Il
vostro agire è frutto di un modello mentale incentrato su apparenti valori imprescindibili.
Soltanto se questi valori sono in linea con il bene del prossimo, allora io
posso invadere i cuori e regalare tutta la gioia che meritate.
LUIGI:
Ragionar d’Amore è facile ma con le difficoltà di cui parli, operare d’Amore mi
sembra un dono.
AMORE:
Non disperare, Luigi!
Le vie del Signore sono infinite e come tu ben sai, io mi
trovo dove va Lui.
martedì 11 dicembre 2012
Attimi eterni
Scorre il tempo,
or secondi or minuti,
frementi alla mente distratta,
estranei al cuor preso.
Lontano dall’esser crudo,
muovo la mia immagine.
Arduo è darle un contorno.
Illusorio, cercar principio.
Impossibile, fondar certezze.
Attendo invano miglior forma,
ma ingannato,
mi ritrovo ricurvo sui miei pensieri.
Rammaricato,
cerco bellezza tra i ricordi,
rivedo fogli staccati di calendari antichi.
L’infame somma richiama gli anni
trascorsi.
mi racconta della vita,
mi dipinge l’essere uomo.
Convinto che l’orizzonte sia un cerchio,
allor m’arrendo
a contemplare solo quell’arco
che volge alla vita.
Riflette pochi colori, pochissimi abbagli
e molte rafferme.
Indomita, l’anima si rivolge all’orizzonte nascosto,
fiduciosa negli attimi eterni dell’amore.
venerdì 7 dicembre 2012
Viaggio tra i bit di una email
*** brano tratto dal libro*** Viaggio tra i bit di una email di Luigi Squeo
..
...
LUCA: Papà, sei una fonte inesauribile di
notizie! Immagino chissà quanto altro avresti da dirmi. Sono travolto dalle
domande che vorrei rivolgerti, ma per la promessa che ti ho fatto all’inizio
del nostro colloquio, mi limito soltanto a quelle necessarie. Per esempio, non
mi hai ancora parlato dei programmi.
PADRE: Per mia convinzione, i programmi
sono la parte più nobile di tutta la trattazione. Essi rispecchiano
l’intelligenza umana e di riflesso, la sua sensibilità. Infatti, come per noi
umani, l’anima, guidata dall’intelligenza, ci permette di essere vivi cioè ci
consente di operare con una certa logica, così le macchine, grazie al software,
riescono a essere operative e a scimmiottare le abilità umane.
Il computer
senza dei programmi è una ferraglia mista con circuiteria elettronica inerte.
Ogni programma fornisce al PC (Personal Computer) una precisa abilità,
iniziando da quelle più semplici, come attivarsi e spegnersi, fino a giungere a
quelle più complesse, come permettere anche a me di redigere un messaggio e
inviarlo al mio amico a Singapore.
Attenzione Luca!
Non ti fare ingannare dalla
parola “complessa”, riferita all’abilità del PC!
Tutto quello che è complesso per un
computer, discende dalla necessità di far girare programmi le cui istruzioni coincidono
con altri programmi più semplici.
Similmente alla matrioska russa, ogni
funzione complessa è realizzata mediante tante altre funzioni più elementari.
In tutti i casi, i programmi sono progettati da persone e la complicazione del
software è legata alla difficoltà di organizzare il pensiero per formalizzarlo
in successioni di azioni elementari.
Insomma, noi umani siamo enormemente
intelligenti e sintetizziamo con pochi gesti o con un semplice sguardo, quello
che diventa impossibile comandare a una macchina.
LUCA: Papà, allora perché mi fai andare a
scuola? Se siamo così intelligenti, tutti i bambini potrebbero imitare tutto
ciò che fanno gli adulti, semplicemente osservandoli! Ci evitereste di farci
perdere tutte le mattine a scuola e noi potremmo divertirci giocando.
PADRE: Luca, il tuo operato a scuola riflette
esattamente ciò che hai detto!
Voi bambini osservate e ripetete gli
insegnamenti dei maestri i quali sanno come orientarvi per favorire
l’evoluzione del vostro pensiero.
Certo, potrei farlo anch’io, ma non avrei le
competenze e l’esperienza di un vero maestro che consuma la sua vita
nell’insegnare ai bambini.
..
..
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