AMORE:
Ciao Luigi, ti sento triste. Dimmi, qualcosa ti inquieta?
LUIGI:
Sono triste per causa tua!
AMORE:
Ti sei innamorato?
LUIGI:
Dai non scherzare! Mi hai convinto che amare non è essere innamorati e ora, vuoi
che io lo confonda con l’innamoramento?
AMORE:
Conosco voi uomini! Mi tirate dentro discussioni che non mi competono e allora
faccio buon viso a cattivo gioco.
Forza,
sfogati! Dimmi che cosa non va.
LUIGI:
Mi rattristo vedere associato il tuo nome a parole come “malefico”,
“assassino”, “traditore”, e potrei continuare per molto.
Mi
hai insegnato che l’Amore non conosce cattiveria, è piena dedizione al
bene. Vederti accanto a quelle parole, immagino il declino dell’uomo,
l’inutilità della sua storia.
AMORE:
Ti comprendo, Luigi!
Contemporaneamente,
però, sono costretto a redarguirti.
Hai
dimenticato due elementi importanti che mi caratterizzano.
Il
primo riguarda la gioia di “essere” in Amore.
La persona che mi porta con
sé, deve sorridere, non essere mai profondamente triste, perché porta nel suo
cuore la certezza e la consapevolezza dell’esperienza del bene.
La seconda, non
meno importante, l’Amore non è uno stato di reazione alle esperienze condotte con
gli altri, non è passività interiore.
L’amore è una forza che prescinde
dall’amato e che mira dritta al suo bene.
L’amore si presenta con la forza
del dominatore e non ammette altro se non la vittoria.
LUIGI:
Credo di averlo sempre saputo!
Tu mi parli continuamente e mi rendi un
guerriero frastornato nel mondo degli egoismi e della
materialità.
Alberghi nel mio cuore, ma continuo a chiedermi perché non
invadi il cuore di tutti.
Sei bello, splendente nel cuore di eroi e santi,
mentre rimani eclissato fino ad annichilirti nell’animo di tantissimi uomini.
AMORE:
Studiare d’Amore non si finisce mai!
In
qualità di professore, dovresti saperlo.
La mia volontà e ambizione, mira
esattamente all’obiettivo che lamenti.
Io opero in continua espansione e
invasione del mondo buio al bene.
Ho bisogno dell’apporto di tutti gli esseri
viventi affinché io possa colonizzare tutti i cuori.
Non posso impormi con i mezzi
tipicamente umani, pressoché sbrigativi.
Ho bisogno di consapevolezza e grande
maturità dell’anima umana.
L’uomo
in sé, è fondamentalmente buono, nonostante si tenti di dipingerlo come
diavolo.
Il suo problema è semplicemente di natura funzionale; un po’ come i
tuoi programmi per computer, che inspiegabilmente compiono azioni non previste
dal suo generatore (il programmatore).
Tutti gli uomini vivono la realtà quotidiana
come una propria proiezione mentale, assolutamente originale, e pertanto, costruiscono
dei castelli ideologici responsabili per scelte comportamentali errate.
Il
vostro agire è frutto di un modello mentale incentrato su apparenti valori imprescindibili.
Soltanto se questi valori sono in linea con il bene del prossimo, allora io
posso invadere i cuori e regalare tutta la gioia che meritate.
LUIGI:
Ragionar d’Amore è facile ma con le difficoltà di cui parli, operare d’Amore mi
sembra un dono.
AMORE:
Non disperare, Luigi!
Le vie del Signore sono infinite e come tu ben sai, io mi
trovo dove va Lui.
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