Scorre il tempo,
or secondi or minuti,
frementi alla mente distratta,
estranei al cuor preso.
Lontano dall’esser crudo,
muovo la mia immagine.
Arduo è darle un contorno.
Illusorio, cercar principio.
Impossibile, fondar certezze.
Attendo invano miglior forma,
ma ingannato,
mi ritrovo ricurvo sui miei pensieri.
Rammaricato,
cerco bellezza tra i ricordi,
rivedo fogli staccati di calendari antichi.
L’infame somma richiama gli anni
trascorsi.
mi racconta della vita,
mi dipinge l’essere uomo.
Convinto che l’orizzonte sia un cerchio,
allor m’arrendo
a contemplare solo quell’arco
che volge alla vita.
Riflette pochi colori, pochissimi abbagli
e molte rafferme.
Indomita, l’anima si rivolge all’orizzonte nascosto,
fiduciosa negli attimi eterni dell’amore.
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