Giuseppe era fermo sul ciglio della strada da quattro ore. Il suo camion
era a corto di gasolio. Era nel centro delle Murgia pugliese. Provò a fare
l'autostop, ma quelle poche auto che passavano lo ignoravano.
Mentre continuava
i suoi tentativi, un agente di polizia vide il suo camion parcheggiato sul
ciglio della strada. L'ufficiale lo assicurò che poteva lasciare lì il suo
camion temporaneamente e cercare un passaggio per fare rifornimento, a
condizione di tenere accese le luci di emergenza per sicurezza.
Giuseppe chiese
un passaggio all'agente, ma rifiutò perché non poteva dare passaggi sull'auto
della polizia, così gli consigliò di chiamare l'assistenza stradale. Purtroppo
per lui, l’operatore di assistenza stradale, gli avrebbe dovuto far pagare quattrocento
euro per portarlo a fare rifornimento e riaccompagnarlo al camion. Non avrebbe mai
pagato quella cifra soltanto per avere il carburante.
Provò a chiamare un Uber e un
Lyft, ma non c'erano autisti per quei luoghi. Era troppo fuori portata. Continuò a
cercare di contattare qualcuno.
Nel frattempo, Franco era a casa e si sentiva giù di morale e annoiato. Qualcosa lo spinse ad aprire la sua applicazione di “viaggio condiviso”
e accidentalmente accettò un passaggio con una riconsegna molto lontana. Non
voleva farlo. Provò ad annullare la corsa, ma il viaggio era già iniziato. Decise quindi di accettare la corsa. Guidò
verso l'uomo bloccato. Ad un certo punto, Franco cambiò idea scegliendo di abbandonare il
viaggio.
Intando, Giuseppe, notando la disdetta della corsa, chiamò Franco.
"Per favore, non annullare la corsa." Disse. "Ho avuto
l'annullamento da diversi autisti. Sono bloccato sulla strada, stanco ... ho bisogno di
te."
"Va bene, arrivo."
“Non puoi seguire il GPS perché l’indirizzo che ho inserito è sbagliato.”
"Perché hai inserito l'indirizzo sbagliato?" Chiese Franco.
“Perché non conoscevo l’indirizzo giusto. Sono in una località isolata,
devo darti indicazioni."
“Beh, sarebbe difficile perché non conosco la zona."
“Posso darti indicazioni e confido che tu possa trovarmi. Per favore,
non annullare la corsa."
Franco accettò di seguire le indicazioni fornite in tempo reale da
Giuseppe.
Mentre il driver girava
cercando di localizzarlo, continuava a pensare a cosa stava succedendo. Non
aveva nessuna intenzione di condividere il viaggio quel giorno, ma eccolo lì.
Dopo 15 minuti di guida, trovò Giuseppe e lo prese a bordo. Mentre saliva
in auto sembrava esausto, ma non smetteva di ringraziare ripetutamente.
"Stai bene?" domandò Franco.
“Ho avuto una giornata da dimenticare. Una giornata così brutta che ho
dovuto pregare Dio per chiedere aiuto. "Qualcosa che non faccio spesso ma
avevo esaurito le opzioni", disse. "Grazie, grazie, grazie, per il
passaggio."
"È un piacere aiutarti."
Giuseppe raccontò tutto quello che era successo con il suo camion e da
quanto tempo era rimasto bloccato. Ora gli serviva solo il gasolio. La prima
stazione di rifornimento si trovava a 10 minuti di distanza. Sfortunatamente, non
aveva diesel. Ed ecco un'altra supplica a Franco, per guidare ancora verso la
stazione successiva.
La seconda stazione di rifornimento era una BP. Fortunatamente aveva il
diesel, ma sfortunatamente non avevano contenitori adatti per trasportare
gasolio. Nella mente di Giuseppe tornò la preoccupazione, pensando che Franco non
avrebbe voluto continuare a portarlo in giro.
“Ce n’è uno a 15 minuti da qui.” Suggerì Giuseppe. "Sono sicuro che
avranno un contenitore."
Poi aggiunse: "Sono così grato che tu sia venuto. Il cielo ti ha
mandato.".
Lungo la strada i due uomini parlarono e scherzarono, conoscendosi meglio.
"Mi dispiace per te, Franco. Mi stai portando in giro quando potresti fare
qualcosa di meglio."
“Non dispiacerti per me. “Non sono io quello che è rimasto bloccato sulla
strada”, rispose Franco.
Giunti nella stazione di servizio, Giuseppe si precipitò nel negozio per
acquistare un contenitore.
Mentre Franco aspettava in macchina, non poteva fare a meno di pensare a
tutto quello che stava succedendo. Ebbe un flashback della mattina di quel
giorno in cui aveva pregato: “Caro Signore, sono il tuo servitore. Qualunque
cosa tu abbia bisogno, eccomi, mandami e andrò”.
Quindi pensò: “Dio mi ha mandato per aiutare quell'uomo in difficoltà.”
La sua depressione scomparve quando capì che stava collaborando con Dio. La
sua vita aveva uno scopo.
Dieci minuti dopo, vide Giuseppe, ormai felice, avvicinarsi con un
grande sorriso e un contenitore rosso in mano. Lo sollevò, dicendo:
"Sì!"
"Sìì!" Gridò anche Franco dal finestrino dell’auto.
Con il
contenitore pieno i due uomini tornarono dal camion.
Ovviamente, Giuseppe pagò
bene il driver e lo ringraziò ancora una volta.
Franco andò
via. Sulla strada di casa, lodò Dio per avergli affidato una missione e per
avergli dato uno scopo quando era giù di morale.
Fu una semplice spinta che
gli consegnò un episodio significativo.
L’incontro con Giuseppe non solo cambiò la giornata di quell’uomo, ma gli riempì anche il cuore di
gioia.