opera di Silla Campanini
Ero bambino e la paura non aveva viso.
Ricevevo molte raccomandazioni riguardanti la sua esistenza.... prima o poi avrei dovuto conoscerla.
Attento, osservavo gli eventi e misuravo le emozioni.
Volevo essere pronto a riconoscerla.
Non ero sicuro di saperla combattere ma fidavo di raccogliere l'esperienza necessaria per evitarla.
Ho consumato l'attesa per quell'evento che svanisce quando si presume di viverlo.
La paura è una situazione di stallo emotivo; essa è inibitoria, è responsabile del blocco decisionale che esclude la forza d'agire; anche quella minima, utile alla consapevolezza.
La paura è il pagamento anticipato chiesto dal dolore; una specie di caparra per una transazione emotiva collocata nel futuro.
Il dolore e la paura, coniugi separati in casa, sono come il gatto e la volpe di Pinocchio, sempre maldestramente in combutta per disorientare gli ingenui.
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