"Lo
sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una
determinata cosa e escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio
campo visivo. In questo senso lo sguardo che è essenza della vita e'
prima di tutto un rifiuto".
Amelie Nothomb
Lo sguardo è una scelta apparente; chi decide di fissarlo risponde ad un richiamo nascosto alla logica e denotato dalla sensibilità.
L'intensità dello sguardo mira alla sincronizzazione dell'energia che corre sulla linea visiva in doppia direzione.
Lo sguardo è comunione e in quanto tale non può escludere.
I limiti umani ci impongono la logica delle divisioni o delle parti mutamente esclusive. Con tale modello mentale ci si concentra sul particolare, si dimentica l'insieme e si inventano teorie.
Non esistono nell'universo elementi separati, non interagenti.
Se fosse così, non esisterebbero l'infinito e l'eternità.
L'incapacità della mente umana di sintetizzare in una immagine qualcosa senza un inizio e fine, oppure, la necessità per il pensiero di collocarsi in uno spazio temporale definito da un "prima" e un "dopo", impone il modello discreto (numerabile).
Dal modello discreto nascono i limiti, e da questi, le false verità.
Qualora ogni elemento trovasse posto nella congruenza del modello, la teoria si dimostrerebbe nella scienza.
Ogni altro elemento sciolto, si ripone nella fede o nella fantasia.
Luigi Squeo
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