Guardar vorrei
oltre quel confine che i miei occhi impongono; non per scrutar misteri
dell’universo ma per buttar oltre, la mia anima e dimenticare le miserie del
mondo che mi circonda.
No, non mi
riferisco a te, mandorlo in letargo!
Nemmeno a voi,
fluttuanti rami di ulivo!
È colpa della calma
di questa sera che fa fremere il mio cuore, appassionato collezionista di
emozioni.
Anche tu sole che
stai declinando, lasci traccia del tempo inesorabile che passa, cancellando
opportunità per la mia anima.
Da indomito
sognatore, da inguaribile sentimentale, tendo ancor più forte le corde della
mia arpa, cosicché anche la più debole brezza possa suonare musica in me.
Vorrei sentir
parole già dette, godere di abbracci conosciuti, pendere da bocche amiche.
Vorrei dimenticare
il mio peso per spiccare il volo verso quel lontano orizzonte, cattivo per i
miei occhi, ma dolce per la speranza di trovare ciò di cui non so cercare.
Se trovassi il
Paradiso e vi prego non datemi dubbio, perché ritroverei la vibrazione continua
della mia anima.
Troverei qualcuno
che non mi spieghi solo a parole che cos’è l’amore.
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