mercoledì 24 luglio 2024

Ingenuità del tassista


Carlo, un importante dirigente d'azienda, ha lavorato sodo tutta la settimana, quindi la moglie Anna lo porta in un club per gentiluomini per una serata fuori. 

Giunti all'ingresso, il portiere dice: "È bello rivederla, signor Carlo".

"Sei già stato qui?" chiede la moglie.

"No, mi conosce perché ha lavorato per un po' di tempo al mio tennis club".

Entrano e la cameriera subito chiede: "Vuole il suo solito drink, signor Carlo?"

La Moglie non ci può credere e dice: "Sei già stato qui!"

"No, pure lei ha lavorato al mio tennis club, cara", risponde il marito.

Appena la coppia si siede al tavolo, si avvicina una ballerina, accarezza i capelli all'uomo e dice: "Vuole il suo solito lap dance stasera, signor Carlo?"

Anna esce furiosa dal locale. Ferma un taxi e si butta dentro. Carlo le corre dietro e riesce a entrare nell'auto prima che il taxi inizia a muoversi.

Anna insulta il marito con tutti i nomi possibili, senza sosta. Mentre inveisce usa ogni sorta di parolaccia.

Ad un certo punto il tassista si gira e dice: "Stasera, signor Carlo, ne hai presa una davvero brutta e intrattabile!"

 

Riconosci il tuo sè futuro


Perché stai leggendo questo post?

Cosa ti ha spinto ad aprire il link?

Hai cliccato consapevolmente o questa scelta è stata guidata da qualcosa di più profondo che va oltre il tuo controllo?

Perché è così difficile liberarsi dalle cattive abitudini? Cosa ci attrae verso certe cose, mentre allo stesso tempo ci respinge da altre?

La risposta a queste domande può essere trovata in una delle teorie più brillanti e allo stesso tempo terrificanti di Carl Jung: la nozione del sé futuro.

Per Jung, il nostro sé futuro esiste già; non è solo una potenzialità. Inoltre, questo sé futuro tenta di manifestarsi nella nostra realtà presente in ogni momento attraverso la nostra attenzione.

Il meccanismo che dirige la tua attenzione nel presente è il tuo sé futuro che tenta di manifestarsi nella tua realtà presente.

Nota, però, che l'attenzione è diversa dalla forza di volontà e dalla concentrazione.

Tutti noi sappiamo cosa è buono per noi: mangiare sano, dormire bene, allenarsi ed eliminare dipendenze dannose come fumo, alcol e droghe. Eppure, quanti di noi fanno tutte queste cose? Aspiriamo tutti a sentirci e apparire bene, ma è così dannatamente difficile attenerci a queste pratiche benefiche di base. Non è così strano? Perché è così? Perché non possiamo semplicemente dirci cosa dobbiamo fare e poi farlo e basta?

Si potrebbe dire che questa è una questione di disciplina. Ma ancora una volta, la disciplina è qualcosa di completamente diverso. La disciplina è semplicemente una misura della forza della propria forza di volontà. Implica un conflitto interiore tra ciò che dovrebbe essere fatto per una ricompensa futura maggiore e ciò che vogliamo fare adesso. Ciò che vogliamo fare adesso è guidato dalla nostra attenzione, dal nostro sé futuro.

Sono sicuro che ti sei costretto a studiare per esami che non volevi sostenere a scuola oppure a finire una presentazione al lavoro che ti ha annoiato a morte. Questa è tutta forza di volontà e disciplina in azione.

Eppure, alcune cose ti afferrano naturalmente. All'istante. Sembrano senza sforzo. Cosa guida la nostra attenzione?

L'altro giorno stavo leggendo un'intervista ad un grande giocatore di basket. L’articolo riferiva che il giocatore all'età di 17 anni, aveva deciso di farsi un tatuaggio sulla schiena che riportava: "Il Prescelto 1". Vent'anni dopo, in pochi possono negare che sia stato davvero così.

Questo è un esempio perfetto dell'idea di Jung del sé futuro.

Alcune persone nascono con un talento che presto diventa così ovvio manifestarlo. Per loro non c'è sforzo, è intuitivo e naturale. Mentre la forza di volontà gioca sicuramente un ruolo, ci sono forze più profonde e inconsce che guidano queste azioni che formano il nostro destino nella vita.

Alcuni potrebbero dire che le cose che catturano la nostra attenzione sono completamente casuali. Ma veramente lo sono? Forse se sei schizofrenico, ma ancora una volta, è discutibile.

Mi sembra che non abbiamo il controllo. Ci sono forze predeterminate che sono in gioco.

Questo può essere liberatorio per alcune persone. Suggerisce che non hai bisogno di combattere, lottare e costringerti a fare cose che non vuoi fare. La pressione di pensare costantemente alle scelte è in qualche modo alleviata. Invece, dovremmo rilassarci e rimanere aperti, seguendo ciò che ci interessa; è il nostro sé futuro che cerca di dirci qualcosa, dopotutto. I nostri interessi e la nostra attenzione spontanea non sono casuali, ma possono essere indicatori significativi del nostro potenziale e destino nella vita.

Lasciando che la nostra attenzione venga consumata dalle nostre passioni, stiamo lentamente diventando sempre più competenti in qualsiasi cosa facciamo. Ciò può portare a una vita più autentica e appagante.

Nell'istruzione, la teoria del sé futuro di Jung richiede un approccio all'apprendimento più individualizzato. Questo approccio si concentrerebbe sulle inclinazioni naturali di un bambino come indicatori del suo potenziale futuro, piuttosto che aderire rigorosamente a standard e aspettative esterne. In particolare con l'ascesa dell'intelligenza artificiale e l'eliminazione prevista di molti lavori esistenti, "guadagnarsi da vivere" non dovrebbe essere il fattore principale che detta cosa un bambino dovrebbe perseguire a scuola.

Questa teoria potrebbe anche spiegare la spinta e l'ispirazione spesso inspiegabili che guidano le attività artistiche e creative. Considera alcuni dei grandi artisti del mondo (scrittori, poeti, musicisti, pittori) che spesso hanno difficoltà ad articolare l'origine dei loro impulsi creativi. Il loro lavoro sembra essere guidato da una forza inspiegabile che consuma tutto il loro essere.

Ma poi, la maggior parte di noi non è molto talentuosa, la nostra attenzione non è attratta da qualcosa di creativo o significativo. Invece, per molti, l'attenzione è catturata dalla pornografia, dal fumo, dal cibo spazzatura e dallo scorrimento senza senso sui nostri telefoni. Ed è proprio questo aspetto che si rivela spaventoso in teoria.

Da un lato, questa idea può portare a una maggiore accettazione di sé e a un maggiore amor proprio, riconoscendo le nostre inclinazioni naturali come parte di un percorso più ampio e predeterminato e qualcosa che non abbiamo scelto consapevolmente. Tuttavia, c'è un pericolo significativo coinvolto: l'accettazione passiva della vita e il lasciarci completamente consumare da abitudini catastrofiche sotto le mentite spoglie del "destino".

Che dire di coloro che sono tormentati da pensieri intrusivi di fare del male a sé stessi o agli altri? Cosa succede alla responsabilità personale se il copione della nostra vita è già stato scritto?

Nessuno ha risposte convincenti in merito. Ciò di cui si può essere certi, tuttavia, è che la resistenza non è una soluzione a lungo termine. Più si osserva se stessi e la condizione umana, più diventa evidente che non siamo i padroni della nostra casa.

"Questo è ciò che sono. Perché sto cercando di fingere di essere qualcosa che non sono? Penso di essere nato così. Cioè, non credo che ci sia stato qualcosa che mi abbia reso così. Perché è sempre stato così", ha affermato Jeffrey Dahmer.

 

martedì 23 luglio 2024

Panta rhei (tutto scorre)


È facile sentirsi sopraffatti quando le cose non vanno come previsto, quando gli ostacoli sembrano insormontabili e quando ci sembra di essere bloccati in una routine.

Ma ecco la verità: è solo una condizione temporanea.

Soltanto perché non sei nel momento migliore della vita in questo momento non significa che sarai bloccato in questo modo per sempre. Il tempo scorre e con esso scorrerà anche la tua vita. Giorni migliori stanno arrivando ed è importante aggrapparsi a questa convinzione, anche quando le nubi temporalesche sembrano implacabili.

Il cambiamento è l'unica costante nella vita ed è qualcosa che dovremmo accogliere piuttosto che temere.

Ogni sfida, ogni battuta d'arresto, è un'opportunità di crescita e trasformazione. È un'opportunità per rivalutare, ricalibrare e tracciare una nuova rotta verso un futuro più luminoso.

Pensa a tutte le volte in cui hai affrontato avversità in passato. Ricorda come hai superato ostacoli, grandi e piccoli, con resistenza e determinazione.

Queste esperienze ti hanno plasmato nell'individuo resiliente che sei oggi, capace di resistere a qualsiasi tempesta che ti si presenti.

Va bene sentirsi sopraffatti o incerti sul futuro. Ma non lasciare che questi sentimenti ti consumino. Concentrati invece su ciò che puoi controllare nel momento presente.

Fai piccoli passi verso i tuoi obiettivi, anche se all'inizio sembrano insignificanti. Il progresso, non importa quanto piccolo, è pur sempre un progresso. Circondati di positività e ispirazione.

Cerca la compagnia di amici e persone care che ti sollevano e ti ricordano la tua forza.

Dedicati ad attività che ti diano gioia e soddisfazione, che si tratti di coltivare un hobby, trascorrere del tempo nella natura o semplicemente prenderti cura di te stesso.

Ricorda, i momenti difficili non durano, ma le persone pesanti sì.

Sei capace e degno di tutte le cose belle che la vita ha da offrire.

Fidati del potere del tempo e dell'inevitabile flusso e riflusso della vita. Proprio come il sole sorge dopo la notte più buia, anche tu emergerai da questa battuta d'arresto temporanea più forte e più tenace che mai.

Quindi, aggrappati alle certezze delle tue qualità, caro amico. Mantieni fede in te stesso e nel tuo viaggio. Qualsiasi brutta situazione è solo una cosa temporanea, e i giorni migliori sono all'orizzonte.

Basta crederci!

E se credi non hai bisogno di pensarci o di ragionarci sopra, ma soprattutto, non avrai dubbi!

 

lunedì 22 luglio 2024

Il cucciolo abbandonato

 

Scrivere questo post non è stato facile per me, ma la storia deve essere raccontata. Non tutto ha un finale da favola ma questa volta poco ci manca.

La giornata stava andando bene. Rientravo a casa dopo un lungo lavoro presso un cliente a 50km di distanza da dove abito. Guidavo e pensavo a come organizzarmi per il giorno successivo. Ero un insegnante presso la scuola pubblica e contemporaneamente un libero professionista che offriva servizi ad alcune aziende della mia zona per cui avevo il mio bel da fare per conciliare le due attività. 

Ad un certo punto, lungo la strada sul mio fianco sinistro, vidi muoversi qualcosa. Incuriosito, rallentai e così potetti individuare un cane di piccola taglia legato ad un grosso albero. Fortunatamente, a quell’ora serale non circolavano macchine, così ebbi modo di accostarmi con colma su una rientranza della carreggiata per cercare di capire come essere utile per quel poveretto. Non sapendo il suo nome, usai il più classico dei nomi per famigliarizzare con lui. Bobby, in primo momento ebbe timore di me, ma quando mi avvicinai per tranquillizzarlo, iniziò un lento scodinzolo. Capii che si trattava di un cane selvaggiamente abbandonato con il triste destino di morire di stenti. Il mio cuore si gonfiò per la pena di non sapere cosa fare. Pensare di portarlo a casa avrei rischiato la terza guerra mondiale con mia moglie. Forse potevo metterlo in auto e lasciarlo in una zona dove con molta più probabilità qualcuno avrebbe potuto adottarlo. Avevo una bottiglia d’acqua nel cofano posteriore; la presi e mi avvicinai per dissetarlo.

Mentre mi adoperavo in questa operazione, un’altra macchina si fermò in coda alla mia. Scese una donna di mezza età e mi venne vicino chiedendo notizia del cane. Spiegai la situazione e di come poter rimediare al brutale abbandono di quel docile animale. 

Evidentemente, esiste un Dio degli animali perché aveva fatto fermare la persona giusta per quella occasione.  La donna era proprietaria di una fattoria adibita ad agriturismo. Inoltre, era anche una amante dei cani. Si intenerì così velocemente di quell'esserino che mi sollevò da ogni responsabilità nei suoi confronti. Lei mi assicurò che lo avrebbe portato alla sua tenuta, lo avrebbe curato e aggiunto alla famigliola di cani che già possedeva.  

In quell’occasione, mi dichiarai più fortunato del cucciolo!!!

 

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